Palermomania:| E i soldi di Pastore?
Dopo aver schivato per mesi l'argomento, finalmente Pastore è uscito allo scoperto: 'Lascerò il Palermo'. Il segreto di Pulcinella. Diventato tale dopo la stessa telenovela andata in onda già un anno fa, quando Zamparini assicurava che Kjaer sarebbe rimasto in Sicilia per un'altra stagione. Strategia comunicativa, probabilmente per stanare gli acquirenti. Verso il crepuscolo del campionato, alla stessa maniera, Zamparini si professava certo della permanenza di Pastore. I fatti sono cambiati. Poco male, perché il Palermo è un'azienda 'auto-sostenibile', che investe in giovani talenti, li sgrezza e poi li rivende.
Problemi zero, perché il patron ha sempre tranquillizzato la piazza: 'I soldi della cessione di Pastore saranno tutti reinvestiti'. Fino a qualche giorno fa, quando nell'intervista concessa ai giornalisti al seguito della squadra a Malles, il numero uno di viale del Fante ha corretto - in peggio - il tiro: 'Col ricavato della sua vendita il bilancio andrà in pari, senza, invece, andrebbe in perdita di 20 milioni'. Traduzione: l'organico non verrà puntellato. Alcuni tifosi storcono il naso, preoccupati dalla qualità generale di una rosa che perderà il suo giocatore più forte.
Sia chiaro: il proposito della società non può essere criticato. Sarebbe semplicistico pensare che il Palermo possa sopravvivere senza le plusvalenze, quando i fatturati sono incredibilmente diversi da quelli delle big. L'unico punto oscuro della storia è l'incoerenza. Perché non dire subito che quella barca di soldi erano l'ossigeno necessario per continuare a camminare senza zoppicare? Sta di fatto che Pioli dovrà arrangiarsi: meno estro a tirar via le castagne dal fuoco, più ordinaria amministrazione per mettere fieno in cascina. Con buona pace dei tifosi scontenti. Che però hanno un modo per esprimere il loro dissenso: non rinnovare l'abbonamento. E i dati, in questo senso, non lasciano presagire nulla di buono.