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  • Palermomania:| Uomini giusti al posto giusto

    Palermomania:| Uomini giusti al posto giusto

    • Daniele Valenti

    La decisione, in realtà, l'aveva presa qualche mese fa. Ma l'amore viscerale per il calcio, quello giocato, lo ha fatto tergiversare a lungo. E così, dopo lunghe discussioni con la moglie Alessandra, Giovanni Tedesco ha appeso le scarpe al chiodo. Niente più tacchetti ai piedi, adesso al massimo mocassini a completare un'elegante mise di giacca e cravatta. L'ex centrocampista palermitano, 38 anni, è il nuovo team manager della prima squadra. In soldoni, farà da collante tra i giocatori e la dirigenza, trasmettendo umori e - si spera il meno possibile - malumori.

    Il ruolo gli si cuce addosso a meraviglia. Tedesco, ovunque sia stato in carriera, è stato amato da allenatori, presidenti, compagni, ma soprattutto dalla gente. Idolo indiscusso specialmente a Perugia, Genova e nella sua Palermo. In terra siciliana - la sua terra - Giovanni ci ha sempre messo la faccia. Quella faccia è stata rigata dalle lacrime di gioia quando il Palermo schiantava il Catania; da lacrime di disperazione quando il Catania schiantava il Palermo a domicilio. Il ricordo di quel primo marzo 2009 ancora lo lacera. Tedesco ci ha messo la faccia in conferenza stampa, chiedendo scusa ai tifosi; ha lanciato l'immagine della sua squadra, professandosi sicuro della forza della truppa di Rossi. Tedesco ci ha anche messo il portafogli: la società gli ha addebitato conti vertiginosi per tutte le maglie regalate ai tifosi.

    Tedesco non ha mai avuto paura di esporsi. È leader nell'anima, proprio per questo non poteva scendere a patti con se stesso accettando un'altra stagione da calciatore comprimario. Niente più pallone tra i piedi, dunque, per Giovanni da Pallavicino, che magari terrà un pallone appoggiato alla sua scrivania. Uno sguardo ogni tanto, i ricordi del campo e poi di nuovo con la testa china su qualche documento. In fondo il pallone è la sua ragione di vita.

    L'ex numero 4 rosanero si è regalato un sorriso legandosi ancora al Palermo. Chi sorride con ogni centimetro del proprio volto è anche Simon Kjaer, ufficialmente passato al Wolfsburg. Le prime parole da giocatore della squadra tedesca sono quanto di più retorico si possa immaginare: 'Ho raggiunto un club importante. Penso che fosse arrivato il momento di compiere questo passo'. Il Wolfsburg in questa stagione non disputerà nemmeno l'Europa League e di sicuro non è nel gotha europeo come Manchester Utd o Liverpool, che avevano pensato al biondo colosso danese per poi abbandonarlo al proprio destino. Un destino trapuntato di milioni, perché il placido Simon guadagnerà 2,5 milioni netti per quattro anni, più del quadruplo di quanto gli garantiva il Palermo. Un motivo buono per rinunciare, per il momento, a fare davvero un passo importante verso l'elite del calcio mondiale. Ci sarà tempo.

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