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Palermomania: un derby all’agrodolce
Il sud che avanza, che ha divertito in tanti anni di permanenza in A (le due compagini, insieme, vennero promosse nell’estate 2004) e che adesso si dividerà, come minimo per dodici mesi. L’illusorio pareggio allo “Juventus Stadium” per la squadra rossoblù ha dato ventiquattro ore di speranza ad un intero popolo stretto alla radiolina e le sue emozioni dal “Renzo Barbera” la scorsa settimana, con la vittoria dell’Atalanta sulla squadra di Iachini che ha, con tutta probabilità, sancito la parola fine alla disperata rincorsa salvezza dei cagliaritani. Una stagione iniziata male e finita peggio. Con l’unica ancora di salvataggio rappresentata dalla possibilità di ripartire da un campionato, quello cadetto, che può ridare entusiasmo (proprio come accaduto lo scorso anno al Palermo) ad una piazza delusa ma non per questo disinnamorata di una squadra simbolo di un’intera regione.
Intanto alle ore quindici, almeno per novanta minuti, tutto verrà messo da parte. Tra sogni futuri e certezze attuali, come l’attacco “spuntato” per Iachini dall’assenza di Dybala (ormai promesso sposo alla Juventus). Che rivedrà il campo, con tutta probabilità, solo in occasione della gara interna contro la Fiorentina di domenica prossima. E senza la “Joya” sarà Festa solo in panchina. Del Cagliari, naturalmente.