Calciomercato.com

  • Getty Images
    Palermomania:| Un altro anno nel limbo

    Palermomania:| Un altro anno nel limbo

    Il Palermo ha tre punti in meno rispetto alla 26esima giornata della scorsa stagione. Adesso la squadra di Rossi è settima in classifica con un punto in più della liofilizzata Roma, squassata dall'interno e nonostante tutto forse più su dei rosa dopo il recupero di Bologna. La nefanda Bologna, laddove il Palermo ha fatto capire all'Italia - qui non ce n'era mica bisogno - che il quarto posto è una chimera. Una boutade. E continuando così anche l'Europa League sarà realistica soltanto la notte, durante il sonno.

    Per la scalcinata banda rosanero sta per iniziare un mese di fuoco: Udinese in casa, Lazio e Genoa in trasferta, Milan al Barbera e visita agli acerrimi nemici del Catania. Dopodiché sfida soft col Cesena - sulla carta, perché con i pargoli in campo non si può mai dire - prima di un doppio incrocio scintillante con la Roma all'Olimpico e con il Napoli champagne tra le mura amiche. Uno tsunami di partite, avversari ed eventi che farà approdare il Palermo nel lido di una chiusura apparentemente bucolica contro Parma, Bari, Sampdoria e Chievo.

    Considerando solo i sei punti lasciati per strada all'Inter (follia) e alla Fiorentina (quanto è brutto ferirsi da soli), il Palermo sarebbe a un soffio dalla zona Champions, per di più con lo scontro diretto contro la Lazio ancora da giocare. Ma se i rosa si perdono sempre sul più bello non è un caso. Al cospetto di Fiorentina e Bologna - due ko consecutivi com'era successo già due volte quest'anno - Rossi ha presentato una squadra senza capo né coda. Mica perché è scemo, ma perché non poteva fare altro. Il Palermo - o dovremmo dire Zamparini - insiste nel suo pernicioso proposito secondo cui dietro i titolari deve restare il vuoto.

    Dopo due terzi di campionato, si è capito che Munoz non è un fenomeno e al massimo potrà diventare un buon giocatore; Andelkovic e Garcia, che avranno fatto sorridere di beatitudine Malesani, oltre alla generosità hanno poco da vendere. Ed è una sintesi, non più un'analisi, che si può allungare su tutta la squadra alla voce riserve. Sono tutti i prodromi dell'ennesima stagione di qualunquismo solo per la scarsa lungimiranza della dirigenza. Ci accontenteremmo che dopo quest'altro limbo, Zamparini facesse sfoggio di una sola, meravigliosa qualità: resipiscenza. Non è un'offesa o una parolaccia, tranquilli: piuttosto una panacea per un Palermo sempre bello negli sprazzi e triste nel lungo periodo.

    Altre Notizie