Palermomania: tutti gli uomini del Presidente
In primis, Gianni di Marzio. Si, proprio colui che con il capoluogo siciliano aveva un debito lungo ventiquattro anni (subentrò in corsa da tecnico nel 1992 per salvare la squadra dal baratro della Serie C, ma non riuscì ad evitare la retrocessione) ed uno degli artefici principali del miracolo. Ha garantito che non si muoverà da Palermo, o meglio, non si muoverà dal ruolo di ‘consigliere personale’ affidatogli da Zamparini. Una sorta di direttore sportivo, ma non proprio: un incarico da lui stesso rifiutato per altri impegni che - in più di una circostanza - lo trattengono all’estero.
Secondariamente, ma non per importanza, Davide Ballardini. Ha avuto la fortuna di trovarsi al posto giusto nel momento giusto, ovvero (sempre grazie alla presenza di Gianni Di Marzio) il Presidente Zamparini ha acconsentito alla richiesta di non mettere bocca sulle scelte di formazione. Campo libero al mister, che con qualche accorgimento da vecchio lupo di mare della panchina ha saputo mettere insieme un puzzle vincente. Ripartire, anche da lui, sarebbe già un segnale importante di continuità.
Dicevamo, direttore sportivo: chi ricoprirà, in rosa, un ruolo scottante quasi quanto la panchina? Gerolin è arrivato ai saluti. Il suo contratto scadrà il prossimo 30 giugno, e pare sempre più vicino a raggiungere Beppe Iachini all’Udinese. Tornando a Palermo, all’orizzonte si profila un clamoroso ritorno, quello di Rino Foschi. Senza dubbio, il ds che più di tutti ha saputo tenere testa ad un vulcano di Presidente come Zamparini, e che dovette abbandonare a malincuore la Sicilia - anche - per motivi extra-calcio. Marginali, ma neanche poi tanto, la piste che portano all’ex dg del Sassuolo Nereo Bonato, oltre che all’attuale ds del Watford Nicola Salerno. Apprestiamoci dunque ad un mese di giugno caldissimo. Da vivere a Mondello, ma anche… in Viale del Fante.
@giambr1albe