Palermomania:| Perché vi sorprendete?
Rimbomba nella mente l'eco di una vasta gamma di voci stupite dopo la vittoria del Palermo a Roma. Come se la squadra rosanero non ci avesse abituato alla sua schizofrenia dove la costante è una sola: è più probabile che gli uomini di Rossi battano una grande che non una medio-piccola. È la classica vita di un gruppo allegro in difesa e sprezzante davanti. Del resto l'allenatore riminese è stato bravo a infondere nei suoi il germe della pazzia, quella di cui parla Pastore quando deve definire la sua squadra: la forza del Palermo non sta in una chiusura di un trequartista, quanto più in un'incosciente galoppata di Balzaretti sulla fascia o in un'avventata serpentina dello stesso Pastore. Quando giocano i rosa, l'unica certezza è che non si potrà mai indovinare senza giganteschi margini di dubbio il risultato prima del fischio d'inizio.
Non deve sorprendere, quindi, quel pirotecnico 3-2 della capitale, dove il Palermo rischia di soccombere sotto i colpi del bomber a salve Vucinic per poi vibrare due colpi letali nel finale. La fortuna avrebbe potuto dire giallorosso e invece ha detto rosanero. Quella di domani sera contro il Milan, per certi versi, sarà una partita simile: potrebbe essere una sonora sconfitta o un'impreventivabile - solo per i miscredenti - vittoria. Parafrasando Forrest Gump, il Palermo è come una scatola di cioccolatini: non sai mai quello che ti capita. L'importante, però, è non tradire la propria anima: con gli uomini in organico, non si può giocare speculando. Solo rimanendo fedele a se stessi è possibile realizzare i sogni.
Forse è anche per questo che Cosmi ha fallito. Il suo progetto di trasformare una squadra spettacolare in un'onesta formazione operaia ha avuto un estemporaneo picco di successo, la risicata vittoria sul Milan. La differenza è semplice: Cosmi è un onesto operaio della panchina, Rossi un imprenditore, un imprenditore di sogni. Ecco perché i tifosi del Palermo lo amano, sulla scia delle emozioni che ha regalato. Lo amano nella buona e nella cattiva sorte. Quando vince in casa della Roma o della Juventus e quando perde 7-0 in casa. Oggi il buon Delio lo ha spiegato a chiare lettere: il Palermo giocherà alla sua maniera anche in una semifinale a San Siro. Anche perché costruire vittorie da sogno senza tradire se stessi è ancora più bello.