Palermomania:| Per salvare il salvabile
Dopo un'uscita troppo prematura dall'Europa, un controverso esonero e l'avaria di cinque sconfitte consecutive, al Palermo non restano troppi giorni memorabili da vivere in questa stagione. Un anno fa la sfida casalinga contro il Milan era la testa di ponte per la lotta-Champions; oggi è diventata poco più di un orpello, un effetto placebo per i mali sportivi. Centrando il poker storico di successi interni di fila contro i rossoneri, il Palermo non si rilancerebbe in classifica agganciando la bagarre per la zona calda: sono ben nove, infatti, i punti di distacco dal sesto posto della Roma.
Vincere o quantomeno ben figurare, però, sarebbe utile per non farsi risucchiare in un pericoloso gorgo di disperazione (sempre sportiva, s'intende). Il derby contro il Catania della 31esima giornata è cerchiato in rosso sul calendario dei tifosi, rimasti con il cero in una mano e sogni di soddisfazioni territoriali nell'altra. In questi tempi di vacche magre, la gloria, forse, è l'unico buon collante tra la squadra e un pubblico che si sta disamorando per scelte societarie opinabili. Tanti sostenitori - ormai è acclarato - non perdonano al presidente la detronizzazione di Rossi.
La ricetta è semplice: il Palermo deve provare a risollevarsi in vista dello snodo cruciale. L'incrocio di domani con il Milan, in seno agli obiettivi, ha un'importanza relativa; quello del 20 aprile, sempre al 'Barbera', invece no: tutto sulla Coppa Italia può essere uno slogan attendibile. Per salvare una stagione che dal baratro dell'inferno può risalire fino all'estasi del paradiso. Questo è il bello del calcio: un giorno desaparecido, quello dopo eroe.