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    Palermomania:| Miccoli è fondamentale?

    Palermomania:| Miccoli è fondamentale?

    Otto mesi dopo l'intervento al ginocchio, sono sette i gol di Miccoli in campionato in 17 presenze più uno in Coppa Italia. Ben altri numeri rispetto all'anno scorso, quando il Palermo sognava la Champions League e Fabrizio, mai in discussione, segnava urbi et orbi. Con gli arrivi di Pinilla e Ilicic, lo spazio per l'attaccante salentino si è giocoforza ridotto in un calderone di sfortuna che lo ha portato a infortunarsi spesso. Ma c'è dell'altro: dall'estate 2007, quando Zamparini lo strappò alla Juventus per poco più di 4 milioni di euro, Miccoli è stato sempre una pedina imprescindibile per ogni allenatore. In questa stagione non è così: per la gara contro il Milan, ad esempio, 'Fabrizinho' è rimasto in panchina insieme a Hernanez con Pinilla titolare. Più per scelta tecnica che per le noie al tendine d'Achille.

    In conferenza stampa, ieri, il capitano ha spiegato che non aveva 'assolutamente niente' e che avrebbe voluto giocare dal primo minuto. Piccoli mal di pancia. Non sarà un campanello d'allarme, ma qualche scricchiolio lo si avverte. 'Vorrei giocare sempre e voglio sentirmi protagonista anche se non gioco. Sino a quando sarò protagonista resterò volentieri a Palermo. Il giorno che dovessi capire di non esserlo più o di non far più parte del progetto andrei via. Ho altri due anni di contratto, ma non sarebbe certo il contratto a trattenermi'. Miccoli, in pratica, sta lanciando dei segnali. Non intende dar fuoco alle polveri, ma è bene che in società si faccia una riflessione.

    Un giocatore come lui, beniamino assoluto del pubblico e detentore di vari record di gol con la maglia rosanero, non può essere uno qualunque. A fine stagione, una riunione attorno a un tavolo è d'obbligo. Per rendere al meglio e dare il quid in più alla squadra, il Romario del Salento deve sapere di essere un pizzico più speciale degli altri. Perché lui è un sanguigno, un sentimentalista del calcio. Qualora il presidente e il nuovo allenatore lo ritenessero uno tra gli altri in organico, la separazione, probabilmente, sarebbe la scelta più giusta. Perché gli Hernandez, i Pinilla, i Maccarone passano, i Miccoli restano. Nel cuore della gente, il luogo più importante.

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