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    Palermomania:| Mi(a)rabilandia

    Palermomania:| Mi(a)rabilandia

    Zamparini ci va più cauto di loro, che pure un mese e mezzo fa parlavano addirittura di scudetto in tre anni. L'imprenditore friulano, del resto, è avvezzo alle dinamiche italiche, laddove il potere a braccetto col blasone può scollinare una montagna di petrodollari. Ieri Ahmed Zubeidi, mediatore di Zamparini per il mondo arabo, ha (ri)aizzato la folla, parlando di 200 milioni di euro da investire in cinque anni nel Palermo Calcio. Non si parla, dunque, di investimenti che esulano dal pallone, come strutture turistiche e settore energetiche che sono comunque il pensiero primario, ma del club rosanero di cui Zamparini continuerà a essere mente e timoniere.

    I tempi non sono proprio immediati: ci vorranno tre o quattro mesi perché la partnership mediorientale divenga realtà. Ma anche 40 milioni di euro l'anno significano un aumento stratosferico per il bilancio del Palermo, che vola sulle ali di 60 o 70 milioni a stagione. L'andazzo cambierebbe, le prospettive si amplierebbero e i sogni... beh, quelli viaggerebbero a dismisura, specie tra i tifosi. Chiariamoci: non arriveranno Messi e Ronaldo e nemmeno la campagna acquisti messianica di PSG e Manchester City, ma forse i Pastore e i Cavani, un giorno, potrebbero restare qualche tempo in più nella Conca d'Oro (riferimento assolutamente non casuale).

    L'ingresso, a questo punto probabile, di investitori arabi nel Palermo sarebbe l'ennesima risposta di sor Maurizio a chi adombra un suo disimpegno. Più soldi significano più acquisti e più frecce all'arco di chi vuole combattere lo strapotere delle big, che dalle tv ricevono vagonate di milioni per una storia a volte troppo accartocciata su se stessa. Zamparini non è invincibile, e a 71 anni sta pensando al futuro del Palermo; non solo gli arabi, ma anche lo stadio e il centro sportivo. L'auspicio è che il gioiellino rosanero riesca a camminare sulle proprie gambe, affrancandosi dalla dipendenza da Zamparini. Magari lasciandosi sedurre dall'ammaliante musica orientale.

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