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    Palermomania:| Lo Monaco doveva far prima

    Palermomania:| Lo Monaco doveva far prima

    Dopo Aronica, Anselmo e Dossena, a breve sarà il turno di Sorrentino. In coda a una trattativa estenuante è arrivato l'ok del Chievo, che ha messo il Palermo in braghe di tela. Tanto valeva accontentare subito le richieste da mercante levantino di Sartori e avere il portiere a disposizione contro Parma, Napoli e Lazio. Se vogliamo guardare il bicchiere mezzo pieno, meglio tardi che mai: Gasperini quantomeno avrà a disposizione Sorrentino a Cagliari. Diverso, invece, il discorso del nuovo attaccante, che difficilmente si vestirà di rosanero entro questa settimana. Il tecnico ha già avanzato le sue rimostranze a Lo Monaco, che ha preferito sfrondare i rami secchi (Labrin all'Huachipato, Zahavi al Maccabi Tel Aviv e Budan all'Atalanta) invece di rinforzare un organico punteggiato di lacune. 

    Le suggestioni inframezzate da buchi nell'acqua dell'amministratore delegato sono una pletora: da Calaiò a Immobile, con Napoli e Genoa che hanno fatto marameo al Palermo, a Baros e Amauri, forieri di rifiuti per questioni di ingaggio (il ceco) o per le barricate dei club (il Parma per l'italo-brasiliano). All'appello manca anche un trequartista, necessario dopo gli addii di Bertolo e Zahavi. Dopotutto in panchina bisogna pur portare qualcuno. Buonanotte dorme nel limbo, in attesa del beneplacito del Malaga, mentre Faurlin del QPR è più una chimera che una pista concreta. 

    Dopo aver riempito di buone intenzioni le orecchie dei tifosi, la società avrebbe dovuto essere più celere nelle operazioni in entrata, magari rifinendo il quadro non oltre il 15 gennaio. Gasperini, serafico di indole ma nervosetto per le ultime contingenze, ha continuato stoicamente a fare le nozze coi ficchi secchi. Certo, piangere sul latte versato è quasi soltanto un esercizio di retorica; Lo Monaco, bontà sua, ha ancora tempo prima di farlo diventare un legittimo esercizio di critica.

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