Palermomania:| Liverani ha ragione
Dell'addio di Miccoli, utile probabilmente a tutte le parti in causa, abbiamo scritto pressappoco due settimane fa. Oggi una voce con un grosso peso specifico ha corroborato la nostra tesi. In un'intervista concessa a 'La Gazzetta dello Sport', Fabio Liverani ha dato una spallata a Zamparini, spalleggiando, di contro, proprio Miccoli. Il regista romano, bravo a parole tanto quanto con il piede sinistro, ha messo la pulce nell'orecchio del capitano rosanero: 'Mi è successo quello che è accaduto ad altri giocatori in scadenza prima di me: è mancata la chiarezza. Miccoli è entrato nel mio stesso tunnel? Secondo me sì, anche se con un po' di anticipo, ha ancora due anni di contratto. Fabrizio deve valutare la situazione con calma. Lui, a volte, è troppo istintivo. Però non dovrà commettere il mio stesso errore'.
Parole che vanno dritto al cuore. Tanto di Miccoli, che partirà per il ritiro con un occhio fisso sulle valigie, quanto di Zamparini. Liverani non lesina stoccate per il patron: 'Deve decidere l'allenatore, non una persona che viene agli allenamenti una volta a settimana e decide a priori. Così si creano disagi e si destabilizza il gruppo. Se vengono delegittimate alcune figure nello spogliatoio, qualcosa in termini di risultati la perdi'. Il discorso, va da sé, è ampio, ma il primo a essere chiamato in causa è il numero 10: secondo le lingue coraggiose (chi ha detto Cosmi?), il presidente voleva fare fuori Miccoli, che piano piano ai margini della squadra c'è finito davvero.
Lo ripetiamo a costo di essere pedanti: per il bomber di Nardò restare a Palermo sarebbe un autogol clamoroso. La parabola discendente di Liverani, da fondamentale a reprobo, dovrebbe insegnargli qualcosa. Fabrizio in un certo senso è più fortunato, perché un surrogato della sua probabile storia futura gli è passato davanti senza coinvolgerlo. Miccoli deve andare via. Distruggere i totem, come Corini o Liverani, è un atto triste e che fa male alla gente; riporli altrove, in un posto dove possono continuare a emanare la loro luce, invece, sa di rispetto. Verso il calcio e verso le persone, perché, come dice Liverani, 'l'uomo viene prima del calciatore'.