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  • Palermomania: la vera sfida

    Palermomania: la vera sfida

    • Daniele Valenti
    Altro che ‘acquisti da Serie A’, come suggerisce a mezzo stampa Iachini sperando di essere ascoltato. Mentre le altre squadre soffiano al Palermo i rinforzi giusti, come ha fatto il Verona con Christodoulopoulos, il neo-ds Ceravolo deve soddisfare l’unico desiderio mica da ridere espresso da Zamparini: sfrondare la rosa da tutti i rami secchi. Un lavoro gigantesco, da giardiniere della reggia di Caserta. Solo con i soldi delle cessioni si potrà fare mercato in entrata: l'editto del patron è una mazzata sul collo.

    Ujkani troverebbe una sistemazione in prestito anche domani, mentre Viviano, causa ingaggio, è attraente quanto una suocera in sovrappeso: l’ex portiere dell’Arsenal - carneade in stagione - guadagna quasi 1 milione l’anno, non a caso fin qui diversi club sono scappati. La difesa è tutto un rebus: da Aronica (contratto fino al 2016) a Mantovani, passando per Nelson (850mila euro netti) i contratti pesano. Certo, non quanto quelli di Labrin e Struna, ma tutto fa sostanza. E non di quella buona. Terzi, Daprelà e Morganella sono sul mercato, ma bisogna pagarli.

    Salendo qualche metro più avanti, si attendono offerte – anche da zero euro, pur di sgravarsi degli stipendi – per Simon, Bacinovic e Della Rocca, oltre ai bocciati Ngoyi, Di Gennaro ed Embalo. Il rientrante Mehmeti, tra i più deludenti negli ultimi scurissimi anni di scouting, e il baby Sosa sono di difficilissima sistemazione. Meno complicata da smuovere l’impasse dei tanti giovani in orbita rosanero, da Di Chiara a Bollino, da Sanseverino a Malele. Una cosa è sicura: pochi colleghi, in questo momento, invidiano Ceravolo.

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