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    Palermomania:| Il girone dei rischi

    Palermomania:| Il girone dei rischi

    Dopodomani all'Olimpico contro la Roma, giovedì al Barbera col Lecce e domenica 30 a Udine: sarà una settimana di fuoco e fiamme quella che attende il Palermo alle porte. Non dell'inferno, per carità, ma del girone dei rischi sì. Perché Mangia e il suo gruppo si giocano una buona fetta di credibilità - ed entusiasmo - soprattutto agli occhi del presidente, che lunedì ha mollato il rospo delle critiche con cui, prima o poi, devono avere a che fare tutti gli allenatori in viale del Fante. Potenzialmente, volendo fare le cassandre, il Palermo può uscire sconfitto nei due scontri in trasferta, e contro il Lecce non è detto che la vita sia facile: basti pensare all'ultimo amarcord (26 settembre 2010), quando l'allora formazione di De Canio strappò un 2-2 dopo essere stata in vantaggio di due reti.

    Se il prossimo futuro si dipingerà davvero di questo nero, il pallottoliere conterebbe tre ko in quattro partite, ripensando al Milan. Conoscendo Zamparini - che può smussarsi solo per un attimo, ma il carattere a 70 anni non cambia - le critiche potrebbero trasformarsi in stilettate e la panchina di Mangia potrebbe sbullonarsi. L'allenatore, da par suo, sperimenta con l'alambicco al 'Tenente Onorato', sciorinando numeri e spostando uomini: 4-4-2, 4-3-1-2, 4-3-2-1 e 4-4-1-1. I consigli del patron hanno smosso l'idea che lontano dalle mura amiche non si può essere ancora pavidi come dei pulcini. E allora il rimedio potrebbe essere un nuovo modulo, sebbene l'esigenza delle alte sfere, più che altro, sia quella di valorizzare i gioielli per adesso opacizzati (chi ha detto Ilicic?).

    Da parte nostra l'auspicio è che un mese potenzialmente storto nei risultati non costi troppo caro a Mangia, un tecnico che ha dimostrato di avere personalità e un progetto chiaro. La sensazione è che l'allenatore si farà; magari non a Palermo, ma si farà. Tornando al presente - quello più prossimo, quello che più preme -, va detto che se saltasse Devis in questo momento le opzioni disponibili in surrogato non sarebbero poi così tante. Usato sicuro probabilmente, ma nessun giovane rampante. Diamogli il tempo di sbagliare, perché soltanto chi non fa non sbaglia. E Mangia, almeno finora, di bene ne ha fatto parecchio. Pur incappando in qualche fisiologico errore.

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