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    Palermomania: la prova del nove che non piace

    Palermomania: la prova del nove che non piace

    • Alberto Giambruno
    Spesso si dice che “al peggio non c’è mai fine”… che triste verità. Perché sembra, appunto, senza fine la crisi di un Palermo incappato nella sua nona sconfitta consecutiva in campionato e sempre più ultimo in classifica. Doveva essere la giornata della svolta e del riscatto, quella della ristabilita intesa con il pubblico accorso in massa alla ‘vecchia’ Favorita. Che era conosciuta un tempo come fortino inespugnabile, e che adesso è territorio di conquista per tutti. Proprio tutti.   

    La prova del nove, dicevamo nel titolo, per tanti motivi. Perché dopo alcuni segnali confortanti nel secondo tempo a Firenze, con il pareggio sfumato in extremis, quella contro il Chievo era l’occasione perfetta per recuperare terreno sulle concorrenti e rispondere ‘presente’ all’appello di questo torneo a quattro di cui non si fa altro che parlare da qualche settimana a questa parte. Con quanti punti il Palermo chiuderà il girone d’andata? Mancano tre partite al ‘giro di boa’ e sarebbe fin troppo ottimistico pensare che i rosa possano raggiungere la doppia cifra in graduatoria nel giro di tre giornate. 

    Perché, poi, prendi quel nove - che gira e rigira ti torna sempre -  lo capovolgi, e ti diventa un sei… come i punti in classifica. E come i rinforzi, di qualità ed esperienza, che servirebbero a gennaio. Almeno nelle intenzioni, dei tifosi e di Corini. Saranno anche quelle di Zamparini? 

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