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    Palermomania: la cura Schelotto porta bene ai rosanero. E adesso, Carpi… diem

    Palermomania: la cura Schelotto porta bene ai rosanero. E adesso, Carpi… diem

    Si, bisognerà cogliere l’attimo. A Modena, in un orario insolito per il campionato di Serie A (quello delle ore quindici del sabato) e familiare per chi gioca in Serie B, per scacciare definitivamente gli spettri di una zona retrocessione ancora troppo vicina per essere considerata un ricordo.

    Contro l’Udinese una reazione serviva e una reazione c’è stata. Tra la scossa relativa al nuovo corso Schelotto, e la prestazione di un Udinese apparsa in chiara crisi d’identità (i friulani adesso andranno in ritiro, ndr) i rosanero sfruttano al meglio il terzo ravvicinato scontro diretto, dopo aver vinto a Verona e perso a Genova, sfoderando una convincente prestazione nella ripresa. Una festa alla quale è mancato soltanto Alberto Gilardino, che nei bianconeri aveva la vittima preferita (quindici gol in carriera) ma che non è riuscito a sfruttare le occasioni avute in zona gol, pur disputando una partita di grande sacrificio.

    Sabato pomeriggio al “Braglia” una sfida dai contorni decisivi. Sei punti di distacco dai biancorossi emiliani, reduci dal pareggio in extremis a Milano contro l’Inter: una bestia nera per i rosa, sia tra i cadetti (Palermo sconfitto all’andata e al ritorno) che nel pirotecnico pareggio dello scorso settembre. Ma questa volta, Borriello non ci sarà...

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