Palermomania: il ritorno di Toni, col fischio o senza?
"Se sei come me, nun te preoccupà. Smetti de studià e comincia a... segnà". Parafrasando un pò quello che era il ritornello della storica canzoncina cantata da Alvaro Vitali durante i suoi "Pierino", immaginiamoci per un pomeriggio che il protagonista si chiami Luca, venga da Pavullo nel Frignano (Modena) ed abbia nel suo palmares una Coppa del Mondo conquistata in Germania nel 2006: si, avete capito di chi stiamo parlando. E domenica pomeriggio tornerà in quello che è stato il suo "Barbera" per due stagioni, 2003/04 e 2004/05, con 51 gol in 83 presenze tra campionato e Coppa Italia. E che in Sicilia ricominciò, tra lo scetticismo generale e la pressione "del grande acquisto", a far quello che sapeva fare, ma per via di qualche infortunio non era più riuscito a ripetere con particolare continuità: andare in gol. Ad ogni rete una mano all'orecchio (gesto che nacque proprio all'ombra di Montepellegrino, come a volte ricorda) non soltanto sua ma di un'intera città che settimana dopo settimana cominciava ad innamorarsi del suo bomber, autentico mattatore di una cavalcata che consegnò il ritorno in Serie A prima (a 32 anni dall'ultima apparizione) e la prima storica qualificazione in Coppa Uefa (allora, altro che Europa League) poi. Ecco, poi: il passaggio alla Fiorentina (rivale nelle ambizioni e nei sogni di quel periodo, con giocatori soffiati e continui battibecchi tra i due ds Foschi e Corvino) e quella data, 30 Aprile 2006, dove al "povero Luca" le orecchie fischiarono come mai accaduto prima. Una giornata trionfale per chi, con la vendita di quei fischietti, potè pagarsi un viaggio per chissà dove. E per il Palermo, che con l'accoppiata Brienza - Di Michele riuscì a superare la viola e dare un dispiacere all'ex numero nove. Da allora, ogni occasione è buona per dividersi tra chi il fischietto lo mette in bocca (forse un pò diminuiti, negli ultimi anni) e chi lo tiene in tasca, ricordando più le gioie regalate dall'ariete modenese che il dispiacere per il trasferimento alla Fiorentina. Non bisogna andare molto indietro nel tempo per trovare l'ultimo incrocio tra il "Barbera" ed il mai dimenticato Luca: proprio contro il Verona, 17 Agosto 2013. Non si trattava di Campionato ma di Coppa Italia, il Palermo era fresco di retrocessione in Serie B ed i gialloblù avevano appena salutato il campionato cadetto tornando nella massima serie dopo undici anni. Com'è finita? Eliminazione dei rosa a spese, proprio, dell'ex di lusso con una rete di testa sotto la Curva Nord come ai vecchi tempi. Con tanto di esultanza.
Ad attenderlo, oltre che uno stadio un pò più pieno del solito (anche per la politica dei prezzi al ribasso attuata dalla società di Viale del Fante) il difensore centrale costaricano Giancarlo "Pipo" Gonzalez, pronto alla sua "sfida nella sfida": "So perfettamente il suo passato a Palermo, lui ha fatto molto bene regalando tante gioie ai nostri tifosi, lo rispettiamo. Ma noi giochiamo in casa, e abbiamo la forza mentale, oltre che psicologica e tecnica, per poter vincere. Anche per voltare definitivamente pagina dopo quanto accaduto a Genova". E Voi da che parte state: tra quelli che accoglieranno "mister 51 gol in due anni" con un applauso all'inizio e successiva indifferenza, oppure avete ancora in tasca uno dei fischietti riciclati lo scorso Capodanno? Ai poster, sbiaditi, l'ardua sentenza.