Palermomania:| Il futuro è adesso
Una macchina del tempo. È quella che devono aver costruito in gran segreto Walter Sabatini e Maurizio Zamparini. La premiata ditta di stanza in viale del Fante viaggia nel futuro, si ferma un po', poi torna indietro. Portandosi sotto braccio i protagonisti del calcio che verrà. Fortuna loro che quei marchingegni sono anche il calcio del presente, almeno nei casi più fortunati. Anche se è improprio parlare di fortuna: i due 'compari' ne masticano parecchia di arte pedatoria. Ed è così che in Austria il Palermo sta scoprendo i suoi tesori a passo lungimirante.
È il momento della faccia da bravo ragazzo di Darmian, centrale riciclato terzino di scuola Milan. Una buona dose di palestra a Padova prima del grande salto. Attento in fase difensiva, deve guadagnare qualcosa in quella propulsiva, un dogma del calcio secondo Rossi. Crescere ammirando Cassani significherà crescere bene. Dall'altra parte zampilla il talento di Santiago Garcia: troppa qualità per stare in panchina, ma il suo 'superiore', Balzaretti, ha così tanta qualità da dover stare per forza in campo. L'argentino prelevato dal Rosario Central ha piede ed è un colosso: buona alchimia da impastare nel calcio italiano.
Cappelletti è arrivato un anno e mezzo fa dalla serie minori. Si è inserito in punta di piedi nella Primavera, è stato avvicinato ai grandi e senza fare rumore ha fatto vedere di che pasta è fatto. Curioso il percorso inverso rispetto a Darmian: nato esterno, il difensore classe '91 ha abbagliato tutti da centrale. Centrali di difesa lo sono anche Munoz, già noto al panorama internazionale ma tutto da verificare nella sua prima esperienza lontano da casa, e Glik, un marcantonio di scuola polacca. Gran fisico, discreto colpo di testa, sorprendentemente bravino coi piedi, meno nelle chiusure difensive. Soffre di pericolose amnesie: la sensazione è che il prodotto finito sia ancora lontano.
Stesso discorso che investe Acquah. Rossi l'ha spiegato in modo tanto ruspante quanto efficace: 'Sarà il mio cruccio per vent'anni, finché non ci capiremo in italiano. È bravo, ma ha sempre giocato in strada, è una tabula rasa'. Buon talento, grande forza fisica e la spensieratezza di un 18enne che di calcio 'educato' ne ha praticato poco o nulla. Andrà in prestito a farsi le ossa. Proprio come ha fatto l'italo-tunisino Laribi, un prospetto di scuola Inter, scappato al Fulham e riportato in Italia da 'mister occhio esperto' Sabatini. Centrale in un centrocampo a quattro, esterno a sinistra con licenza di accentrarsi per far valere la sua buona stoccata, trequartista e anche mezz'ala. Talento indiscutibile, ferro caldo da battere nella fucina di Zeman a Foggia.
Cristofari, centrocampista offensivo, è figlio della corrente balotelliana: grande piede - l'ex romanista, tra l'altro, è ambidestro -, mentalità da forgiare. Gli anni sono solo 17, i passi avanti da fare nella disciplina, tattica e non solo, molti di più. Di Kasami si è fatta amplissima letteratura da quanto è cominciato il ritiro. Possente fisicamente, già sapiente nel difficile lavoro di centrocampista versatile, partirebbe titolare in un club di lega medio-bassa… all'estero. In Italia, si sa, non c'è pazienza nell’aspettare i giovani. Ecco perché partirà dietro i titolari Migliaccio, Liverani, Nocerino e Pastore. Ma fidatevi: di Kasami sentirete parlare.
Di Pastore ed Hernandez forse non vale la pena salmodiare per non degradare nella ridondanza. Maradona, mica uno qualunque, ha definito El Flaco 'un maleducato del calcio. Gioca come se avesse già disputato quattro o cinque Mondiali'. Se Pastore è maleducato, Hernandez di certo non si è iscritto a un corso di bon ton. Forse dell'uruguaiano si parla poco rispetto alle sue reali qualità. Nelle amichevoli organizzate fin qui dal Palermo, La Joya - lui è soprannominato così, come la sensazione che si prova a vederlo scattare meglio di un centometrista - ha segnato venti gol. Un numero che lascia il tempo che trova. Ma se lui trovasse il modo di replicare quel numero durante la stagione, quella vera? Forse non serve una macchina del tempo per avere quella visione. Benvenuti al salto nel futuro.