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Palermomania: i rinforzi che vorrei
Valutati i rientri da prestiti e comproprietà, sistemati gli esuberi e ceduti i pezzi migliori ma solo davanti a una buona offerta, Perinetti (o Ceravolo?) dovrà abbellire un organico che al di là della gratitudine per la luminescente cavalcata va puntellato. Nessuno tocchi Sorrentino, ma qualcuno si preoccupi di serrare le fila davanti a lui: la sensazione è che l’unico inamovibile sarà Munoz, serve almeno un altro centrale di qualità e d’esperienza.
A centrocampo il punto fermo è Barreto. Bolzoni ha fatto il primo gran campionato della sua carriera, ma alla voce ‘qualità’ potrebbe subire il contraccolpo da A. Maresca nelle ultime settimane è stato accantonato, segno che forse il Palermo ha altri pensieri. In ogni caso, un regista, o comunque un uomo d’ordine, è obbligatorio. La batteria di esterni è buona a sinistra, con Lazaar e Daprelà, mentre dall’altra parte forse serve un perfezionamento tra i vari Pisano, Morganella e Stevanovic (sempre che venga riscattato).
Lì davanti Hernandez ha già la bandiera a mezz’asta: anche se non lo dicono a chiare lettere, tutti sanno che l’avventura dell’uruguaiano in rosanero è agli sgoccioli. Dopo il Mondiale, il Palermo si augura di dover fare la cernita delle offerte. Belotti sarà riscattato, Dybala e Lafferty dovrebbero restare, ma con la partenza della Joya occorre completare il reparto: Bergessio e Paulinho sarebbero delle buone soluzioni, Mancosu un altro punto interrogativo. Del resto il calciomercato vive di domande, di dubbi. E di sorprese.