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    Palermomania: i 14 giorni che cambiano una stagione

    Palermomania: i 14 giorni che cambiano una stagione

    Ore 22:50 di domenica scorsa. Il triplice fischio dell'arbitro Di Bello di Brindisi sancisce la fine di una gara che, risultato alla mano, potrebbe forse anche giustificare un benché minimo fischio. Invece no. Prima uno, poi due... alla fine sono circa diciassettemila gli applausi che si levano a mani alzate per una squadra che, reduce dall'importante pareggio in casa del Napoli, ha provato a vincere la sua prima partita in campionato (dopo averla vista sfumare contro la Sampdoria, sempre lì al 'Barbera', ad una manciata di secondi dal termine) ma che deve registrare la seconda, in questo caso pesantissima, sconfitta in campionato.

    Alzi la mano chi, senza vedere almeno gli highlights della partita, potesse pensare ad un Palermo così combattente e pericoloso: più volte vicino al vantaggio e punito soltanto dagli episodi, oltre che dal cinismo 'stellare' della Lazio dell'ex Pioli. In settimana Iachini ed i suoi hanno provato (oltre che i moduli anti-Empoli) a smaltire la delusione per una sconfitta immeritata, che ha lasciato scorie anche tra le gambe dei diretti interessati: uno dei tre 'insostituibili' lì davanti, Paulo Dybala, è in forte dubbio per la trasferta del 'Castellani' e si è dedicato alle fisioterapie, come i lungodegenti Munoz e Gonzalez. Questi ultimi, a detta del mister, si rivedranno dopo la sosta. E saranno necessari come il pane, per una difesa che ha incassato ben (si fa per dire) undici gol in sole cinque partite, con la sconfortante media di 2,20 reti subite ogni novanta minuti.

    Numeri, direte. Che andranno ribaltati anche con la grossa mano che il calendario offre ai rosanero. In quattordici giorni può cambiare tutto: intanto, bisognerà vincere ad Empoli per dare un segnale forte ed inequivocabile alla 'compagna di promozione' di qualche mese addietro. Sfruttando la sosta per la Nazionale (che giocherà a Palermo) al fine di recuperare i già citati assenti 'di lusso' nella retroguardia difensiva, ed inviare un altro segnale 'di fumo' (e di punti) al Cesena del mai dimenticato Rino Foschi. Dunque, segnatevi questi numeri: 14, 6 (come i punti di conquistare, oltre che la maglia di 'Chiqui' Munoz) e 12 (a sua volta scelto da 'Pipo' Gonzalez). Ovviamente, sulla ruota di Palermo...

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