Palermomania:| Gasperini nel segno di Rossi
Salvo clamorosi ribaltoni - sempre possibili conoscendo Zamparini - il nuovo allenatore del Palermo sarà Gian Piero Gasperini. Gli annunci ufficiali sono subordinati alla finale di Coppa Italia del 29 maggio; l'esito della partita con l'Inter comunque conta poco, perché il divorzio è già scritto. Questa notizia non può che essere accolta con approvazione: l'ex allenatore del Genoa è il meglio che il mercato abbia da offrire per il Palermo. Di nomi se ne sono rincorsi tanti: Atzori, Torrente, Pioli, Di Francesco, Mutti, Sannino, Auteri. Qualcuno verosimile, qualcun altro pura invenzione. Alla fine il presidente si è convinto di quanto il proposito di affidare una nidiata di giovani a un tecnico... giovane fosse insano. Meglio avere al comando della nave un tecnico navigato.
La scelta di Gasperini, peraltro, cammina sulla stessa strada intrapresa con Rossi: calcio offensivo, forse spregiudicato, di sicuro mai sparagnino. Il massimo quando l'obiettivo della società è valorizzare i calciatori, specie quelli d'attacco che economicamente valgono di più, per poi rivenderli. Immaginando il Palermo del tecnico piemontese, bravissimo a lavorare con i ragazzi, i pregi e i difetti rimarranno gli stessi: le squadre di Gasperini hanno sempre segnato e subito tanto. Prepariamoci dunque agli strali di Zamparini, secondo cui 'non è possibile prendere tutti questi gol, non deve più succedere'. Se l'intento è quello allora le battaglie mediatiche saranno il pane dei giornali. Un po' come quest'anno.
Dal punto di vista puramente tecnico, qualcosa cambierà: Gasperini è un fondamentalista della difesa a tre tanto cara a Zamparini. Il Palermo, però, attualmente non ha in organico difensori centrali adatti a quel tipo di schieramento tattico. Per questo è ipotizzabile un deciso intervento sul mercato, anche perché molti senatori, da Bovo a Nocerino passando per Miccoli, andranno via. Tutto sommato, comunque, un allenatore di polso e di esperienza come Gasperini è un ottimo viatico per ripartire. Certo, non sarà il migliore su piazza fin quando allenerà Delio Rossi. Ma il migliore, purtroppo, fa (quasi) parte del Palermo del passato. Lo tenga a mente Zamparini: gli sbagli si possono fare, ma l'importante è non dimenticarli. Per non ripeterli.