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    Palermomania: fino alla fine

    Palermomania: fino alla fine

    ‘Mi dispiace per il Palermo ma questo è lo sport.’ L’inizio della conferenza stampa di Guidolin subito dopo la gara di mercoledì è l’epitaffio da consegnare ai posteri. Uno spot per il fair-play, amaramente calpestato dall’altra parte da Torino e Genoa, che mercoledì per non farsi male hanno giocato a non giocare. Si sa come vanno le cose nel nostro campionato: tutti gli anni si spendono fiumi di retorica con l’auspicio di comportarsi ‘come in Inghilterra’, ma i buoni auspici vengono puntualmente disattesi.

    L’imprimatur sulla retrocessione del Palermo è arrivato l’altro ieri, ma è soltanto la coda fisiologica di una stagione cominciata male e finita peggio. È ancora prematuro dare la caccia ai colpevoli, per quello non mancherà tempo dopo la gara con il Parma del 19 maggio. Intanto c’è da onorare un campionato con il massimo impegno nelle ultime due partite. Quella di domenica contro la Fiorentina è proibitiva: la squadra viola è superiore all’Udinese e il Palermo ha raggiunto la sua summa tecnica proprio contro i friulani. E non è bastato, al netto di una fortuna che ancora una volta ha voltato le spalle ai rosa.

    Sconfitta in partenza? Probabile, ma Sannino deve mantenere alta l’attenzione. Difficile ipotizzare che il Genoa non metta insieme i due punti che gli mancano per urlare salvezza, o che il Torino non ottenga almeno un pareggio a Verona contro il Chievo o in casa contro un serafico Catania. Nonostante le brutture e le partite tacitamente ‘accomodate’, però, le vie del calcio sono insondabili, e sarebbe traumatico doversela prendere con se stessi perché ci si è lasciati andare troppo presto. E poi ci sono anche le vie della giustizia sportiva, tra il caso scommesse che potrebbe sparare altri botti e il grosso punto interrogativo sullo stadio del Cagliari. Perdere il terzultimo posto sarebbe un delitto. Anche se comunque, verosimilmente, non servirà a nulla.

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