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    Palermomania: e se non ci ripensa più?

    Palermomania: e se non ci ripensa più?

    “Basta, sono stufo… lascio il calcio!”. Quante volte vi è capitato di sentire questa frase da un diretto interessato del mondo “pallonaro”? Più di una volta se siete appassionati di Palermo (e del Palermo) e se le vostra fede è dipinta di rosa e nero. L’autore, neanche a dirlo, è quel Maurizio Zamparini che alla piazza calcistica palermitana ha restituito dignità e rispetto, dopo più di trent’anni passati a far “l’ascensore” tra le serie minori ed una radiazione datata anni ’80 che grida ancora vendetta.
     
    Poi, nell’ultimo decennio o poco più, una striscia di soddisfazioni e gioie interrotte – brevemente – solo dalla retrocessione del 2013 (che a conti fatti, tanto male poi non ha fatto, visto il ritrovato entusiasmo ed il risanamento delle casse societarie). Dicevamo, anzi, diceva “Lascio il calcio”. Quasi, con insistenza, ogni qual volta non gli andava a genio.
     
    Quella degli ultimi giorni, invece, potrebbe essere un’affermazione di non ritorno per il patron di Viale del Fante: “Ho già deciso che nel 2016 abbandonerò la mia carica di Presidente. E’ la mia intenzione, nel frattempo cercherò alcuni investitori all’altezza”. Intanto, però, c’è da preparare al meglio una stagione che senza quel “Paulino” lì davanti sarà certamente più difficile di quella appena terminata. Il mercato è nel suo pieno svolgimento e la tifoseria aspetta sempre quel “colpo ad effetto” che nei primi anni di gestione Zamparini arrivava quasi con puntualità svizzera: Toni (un lusso per la Serie B), Amauri (attaccante rivelazione del Chievo Verona), Miccoli (dal Benfica, dopo aver salvato quasi da solo la Fiorentina) e tanti altri.

    Chissà se insieme alla “linea giovani” tanto sponsorizzata dalla dirigenza negli ultimi tempi arriverà anche un “vecchio lupo di mare” della Serie A. Per continuare il mix perfetto tra gioventù ed esperienza già visto nell’ultima stagione. 

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