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  • Palermomania: dalla Champions alla retrocessione, tutto accade nel recupero a Parma

    Palermomania: dalla Champions alla retrocessione, tutto accade nel recupero a Parma

    • Alberto Giambruno
    Equilibrio, questo sconosciuto. Fino al minuto 94 di Parma-Palermo tra i tifosi c'era già chi pensava in grande, dimenticandosi di colpo tutto. Di colpo, Corini era il miglior allenatore del mondo. Di colpo, il Palermo era tornato in corsa per il primo posto. Di colpo, la crisi non c'era più. E invece, le partite finiscono "quando arbitro fischia" e la realtà é che la crisi continua. E con essa, il pessimismo.

    Perché ci sarà stata anche la doppietta di un ritrovato Brunori (a proposito, auguri per la futura nascita!) ma non riuscire a portare i tre punti dal 'Tardini' dopo essere stati - per ben due volte - in vantaggio di due gol, non è sintomo di grande squadra. Tutt'altro. Specie se conosci le qualità tecniche e caratteriali di una compagine, come quella emiliana, che non molla mai: era già successo nel derby contro il Modena di due settimane fa, pareggiato in extremis... è successo anche ieri.

    Altresì, non si può non evidenziare come, sopra di due gol, sarebbe stato anche il caso di fare le cosiddette 'barricate' con palloni spazzati in tribuna, falli o ammonizioni tattiche, perdite di tempo. Insomma, un po' di sana malizia. Beccare una rete del genere nell'extra-time ha messo in luce, dunque, tutti i difetti di una squadra - il Palermo - che deve farsi tante domande. Innanzitutto, se non sia il caso di cambiare il portiere titolare.

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