Palermomania: dal purgatorio... al paradiso!
Che sia un cappellino oppure un paio d'occhiali a fare da contorno poco importa: il 2014 li ha consegnati al "ballo delle debuttanti" dopo aver dominato in lungo e in largo il campionato cadetto, e probabilmente rappresentano (insieme al Sassuolo) le più belle e sorprendenti realtà di una Serie A lontana parente del campionato "più bello del mondo" che fino agli anni novanta eravamo abituati ad etichettare con chi ci guardava da lontano.
Nonostante la classifica sorrida abbondantemente ai rosanero, sono gli ospiti (probabilmente) ad arrivare meglio alla sfida del "Barbera": vuoi per l'ultimo turno di campionato (un perentorio 3-0 inflitto al Chievo Verona, contro una sconfitta in rimonta all'Olimpico di Roma) oppure per l'effettiva disponibilità di tutta la rosa (in casa Empoli tutti a disposizione, fatta eccezione del lungodegente Guarente). Iachini invece può sorridere, eccome, per il recupero di Enzo Maresca (titolare contro i toscani): con tutta probabilità domenica tornerà la difesa a quattro, esperimento riuscito alla perfezione nel romantico sabato di San Valentino contro il Napoli. Rispoli e Daprelà (visto il problema rimediato a Roma da Lazaar) terzini, insieme a Terzi e Gonzalez. A centrocampo il rientro di Rigoni, con il già citato Maresca ed uno tra Jajalo e Chochev. In avanti, Quaison dovrebbe fare da partner a Vazquez per il ruolo di "duo" dietro l'unica punta (e che punta) Dybala. Dall'altra parte c'è un ex, Massimo Maccarone, che più passano le settimane e più ha ripreso a segnare (7 gol e 5 assist) ma con uno straordinario incremento delle prestazioni dopo la pausa invernale. A Palermo non ha potuto incidere più di tanto (ma tre le attenuanti c'era la contemporanea presenza, nel reparto, di gente come Pastore, Miccoli, Hernandez, Pinilla ed Ilicic) e durò giusto l'arco di sei mesi (ceduto a titolo definitivo nel mercato di Gennaio alla Sampdoria, ndr). Vorrà fare, secondo voi, uno "scherzetto" alla sua ex squadra?
Palermo-Empoli, domenica ore 15: da una parte Beppe, dall'altra Maurizio. Ma non li avevate già sentiti, in casa Palermo, questi nomi?