Palermomania: da Carvalho a Paulino... destinazione Torino
Riavvolgiamo il nastro di sette anni, e spostiamoci al campionato 2007/08: è la penultima giornata, e un Palermo ormai salvo affronta la Sampdoria in un match che serve più agli ospiti, in lotta per un piazzamento europeo, che alla squadra di Colantuono. Il tabellino riporterà le reti di Maggio e Cassano (straordinaria punizione la sua) ma il cuore degli abitanti delle due curve non dimenticherà facilmente il giro di campo del tanto amato bomber con la maglia numero 11 Carvalho de Oliveira Amauri: soltanto due stagioni per lui in Sicilia, ma con un fortissimo legame solido ancora oggi, specie quando ad ogni sessione di calciomercato il suo nome viene accostato ai colori rosa.
Torniamo, adesso, ai giorni nostri: sempre la penultima giornata, quasi per uno scherzo del destino, e sempre un giro di campo. Ancora una volta (come capitato ad Amauri) con la fascia di capitano al braccio. Non sarà la Sampdoria (che comunque c’entra, perché proprio ai blucerchiati realizzò le prime reti italiane all’esordio) ma una Fiorentina ancora speranzosa di conquistare punti europei a dare il saluto siciliano alla “Joya”. Che ha vestito la maglia del Palermo per tre stagioni, tra il fallimento della gestione Sannino-Gasperini-Malesani e la rinascita targata Iachini. Quel “Beppe” capace di aiutarlo a crescere ed imporsi, finalmente, anche nel campionato italiano. Che dal prossimo anno lo vedrà vestire un'altra maglia dai bordi neri, ma dai contorni bianchi. Ciao Paulino.