Palermomania:| Cuore di capitano
La sincerità, spesso, è l'anticamera della serenità. Le bugie, di contro, sono propedeutiche al casino. Ecco perché mezza Palermo ha voltato le spalle al Palermo Calcio e in particolare a Zamparini, reo, secondo la tifoseria, di aver giocato troppo con le parole. Di avere preso in giro la gente. E questo non si fa, perché non c'è miglior capo di quello che raccoglie il consenso con le buone. Ieri pomeriggio Fabrizio Miccoli ha fatto il capitano, armandosi di microfono ma soprattutto di buone intenzioni. È come se avesse preso per il bavero il tifoso sbattendogli in faccia la verità. Che è infinitamente meglio di qualunque fesseria portatrice di serenità a tradimento.
'Parlare di terzo posto o di scudetto significherebbe prendere in giro i tifosi - ha detto il Romario del Salento in conferenza stampa -. Io capisco la loro amarezza, non è facile accettare un cambiamento della squadra così radicale. Per noi sarà inevitabilmente un anno difficile: bisogna innanzitutto pensare a una salvezza tranquilla. Magari andremo incontro a qualche periodo brutto, ed è lì che ci servirà l'affetto del pubblico'. Miccoli ha riempito il buco che aveva scavato Zamparini. In tanti hanno accolto positivamente la sortita del numero 10, idolatrato dalla sua gente anche per questo, non soltanto per i suoi piedi di zucchero.
Ecco come un cuore grande in un corpo di nemmeno 170 centimetri può diventare un totem. Mangia, un altro che deve aver capito bene come funziona a Palermo, ha cercato di fare leva sui sentimenti. Intanto conquistando il tifoso con quel ruspante 'n'amo arruspigghiari u sangu' (dobbiamo svegliarci, ndc), poi seducendo la squadra con il suo fare un po'... sanguigno ma molto intelligente. Ha dimostrato di avere le idee chiare e i modi per trasmetterle. Senza far la voce troppo grossa, ma accarezzando l'ego dei perni di questo Palermo. A cominciare da Miccoli, che con lui sarà sempre un punto fermo. Del resto se il cuore non pulsa tutti gli altri sforzi non servono a niente.