Palermomania:| Come nei migliori romanzi
Zamparini: 'Se retrocediamo non è un dramma'. Uno slogan che sa tanto di mani avanti, perché stavolta il baratro è troppo vicino per non voltarsi. Tra 'Quer pasticciaccio brutto' di Gadda e 'Il Gattopardo' di Tomasi di Lampedusa c'è parecchia storia romanzata di un Palermo che continua a darsi del tu coi paradossi. Lo Monaco dopo l'estate si ritrova a gestire i giocatori di Perinetti, qualche mese più tardi Perinetti si ritrova a gestire i giocatori di Lo Monaco.
L'esonero compulsivo di Zamparini stavolta non si è limitato all'allenatore - che aveva sì perso la trebisonda ma non più degli altri - ma ha ghigliottinato anche negli uffici. A questo punto sarebbe stato meglio lasciare le cose come stavano, con il savoir faire di Perinetti a condurre in porto una barchetta colabrodo. E invece no. Come quando si saltella da una donna all'altra per dimenticare - invano - il grande amore invece di lasciare che il tempo cancelli la tempesta, il patron la tempesta l'ha scatenata lui, giusto per non farsi gambizzare dall'immobilismo. Scelte - di pancia - che a volte sono il peggiore dei mali, a volte scuotono facendo (ac)cadere il miracolo.
Da almeno un paio d'anni Zamparini gioca col fuoco proteggendosi con lo scudo meno ignifugo al mondo, la presunzione: giocatori obiettivamente scarsi per sostituire colonne portanti, ribaltoni in serie, sortite mediatiche incandescenti. La storia insegna, mica tradisce. L'ultimo posto in classifica è soltanto la summa di un'esagerata leggerezza. Obiettivamente è difficile essere fiduciosi. Malesani non è un mago della panchina, ma con quest'aria greve nemmeno Mourinho potrebbe cambiare le cose. Dopo otto anni di comoda Serie A, il Palermo rischia seriamente di togliere il disturbo e tornarsene in B, in quella che è stata la sua casa per tanto, troppo tempo.
Siamo stati bene, ma adesso la vacanza è finita. Soltanto così, forse, i palermitani possono accorgersi che c'è tanto altro dopo - o prima, fate voi - del Palermo. Una città arredata e corredata dall'immondizia, il patatrac della Gesip che in un certo senso ricorda il Palermo per una gestione tanto miope che quando riapri gli occhi è troppo tardi, traffico e parcheggiatori abusivi laddove i parcheggi scarseggiano. Basta così. Scusate, abbiamo divagato. Qui si parla di calcio, che pur essendo una questione di cuore non è di vitale importanza. Del resto d'amore non si muore. Forse ha ragione Zamparini: retrocedere non è un dramma, nella vita c'è di peggio.