Palermomania:| Ci vuole un centrocampista
Il Palermo si sta ricostruendo dalle fondamenta. Anzi, le sta ponendo sulle macerie dei quasi 70 gol subiti nell'ultima stagione. Onestamente troppi in serie A, sebbene la squadra che fu di Rossi ne segnasse caterve. Zamparini, sicuramente sbagliando i modi, ha espresso concetti largamente condivisibili. Pioli, che ha già fatto capire di essere un tipo parecchio furbo pur tra i confini della sua pacatezza, ha intravisto il viatico per tenersi stretto il presidente, un passo propedeutico per stabilizzare il suo Palermo. Il verbo dell'allenatore parmense - lo ha dimostrato in tutto l'arco della sua carriera - prevede in primis una difesa ermetica. Dai primi giorni di lavoro a Malles il proponimento sembra chiaro: la squadra, innanzitutto, deve badare a non prenderle.
Con tutto quel potenziale offensivo, poi, non sarà missione impossibile costruire i gol. Passando in rassegna l'organico, comunque, ci vuole poco a rintracciare le lacune. Il Palermo ha bisogno di un centrocampista diverso da quelli attualmente a disposizione. Migliaccio è un intenditore puro, l'ungherese Simon non sembra essere un professore del fraseggio, Acquah e Bacinovic, nella loro foga, sono preziosissimi portatori di borracce ma non registi, e il partente Nocerino dà il meglio di sé da incursore. Kurtic, Joao Pedro e Bertolo, seppur convocati in ritiro, non sono imprescindibili. In questo momento manca un collante tra fase di non possesso e di possesso che giostri tra la difesa e il centrocampo.
Di uomini così, a dire il vero, sul mercato ce ne sono pochi. Certo che vedere D'Agostino passare al Siena a condizioni economiche non proibitive dà il 'la' a degli interrogativi: perché il Palermo non ci ha nemmeno fatto un pensierino? Il giocatore dell'Udinese, palermitano di nascita, ha 29 anni - non 40 -, ha piede e visione di gioco e farebbe carte false pur di tornare nella sua città. Ad acquistarlo, tra l'altro, non è statp mica il Real Madrid (con tutto il rispetto). È altresì vero che Sogliano deve badare innanzitutto a sfoltire una rosa di dimensioni imbarazzanti, ma dopo dovrà puntellare la squadra. A questo Palermo, dopotutto, non manca tanto; quel piccolo vuoto non sarà facile da colmare, ma occorre quantomeno iniziare a pensarci.