Palermomania: c'era una volta un ds…
In casa Palermo attualmente di punti ne servono tre, ed in palio non c’è un borsone qualunque, ma la conferma di un tecnico al quale va dato il merito di aver riportato l’entusiasmo e la sua fama di vincente nella cadetteria (la scorsa stagione) e la voglia di riconfermarsi ‘tra le grandi’ in quella appena iniziata. Già, appena: sembra passata un’eternità ma di giornate ne sono passate soltanto sei, ed il tempo per rialzarsi c’è eccome.
Il messaggio che il Presidente Zamparini ha lanciato alla squadra (ed a Iachini) è chiaro: contro il Cesena non sono più ammessi passi falsi. Come detto c’è tempo, ma il ciclo che avrà inizio domenica (Cesena, Udinese e Chievo in casa, Juventus e Milan fuori in appena ventuno giorni) impone immediatamente un cambio di rotta, ad una squadra che del buon calcio lo ha anche espresso (fino al 75’ della gara interna contro la Lazio) ma senza raccogliere neanche una vittoria.
Calendario proibitivo direte: lo stesso che per uno scherzo del destino presenterà domenica al ‘Barbera’ l’indimenticato direttore dei tempi d’oro, Rino Foschi. Proprio nella settimana in cui è stato ufficiosamente dato il benservito a Franco Ceravolo (sul sito ufficiale del club di Viale del Fante, alla voce ‘organigramma societario’ non spunta più il suo nome, ndr). C’è chi pensa che possa comunque restare nell’orbita rosanero nelle veci di osservatore, ma stentiamo a credere che la soluzione possa accontentare le parti.
Quello che conta è che adesso, al Palermo, servono punti salvezza. Tenetevela voi la caffettiera…