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    Palermomania: c'è bisogno di Belotti

    Palermomania: c'è bisogno di Belotti

    • Daniele Valenti
    Una sola vittoria e ben 4 pareggi nel girone di ritorno, condite (male) da soli 3 gol, peraltro con un rigore, 6 reti nelle ultime 8 partite. Un bottino misero, che non ha ancora permesso al Palermo di attuare la fuga. L'attacco langue, e se i rosanero sono ancora primi devono ringraziare la tenuta difensiva, responsabile dei pochi gol subiti: 19 in 26 gare, soltanto 12 nei 20 match della gestione-Iachini, numeri che sommati offrono su un piatto dorato il miglior dato del campionato. Non a caso, come abbiamo già avuto modo di evidenziare, il Palermo ha vinto 7 partite su 13 (dunque oltre la metà) con una rete di scarto.

    Hernandez, Lafferty e Belotti insieme hanno segnato 26 dei 36 gol totali della squadra, ben oltre i due terzi. E benché sia il capocannoniere del Palermo con 13 centri (5 i rigori calciati) in 22 presenze, Hernandez va a segno una volta ogni 125 minuti; Lafferty, 23 presenze e 7 reti, buca i portieri avversari ogni 185 minuti; il migliore è il sorprendente, e purtroppo da tempo assente, Belotti, 6 gol in 12 apparizioni, uno ogni 119 minuti. E il Gallo è spesso risultato decisivo per la manovra corale, offensiva e non solo, della squadra.

    Ecco dunque individuata la causa del mal di risultati, al di là delle squalifiche, dei presunti torti arbitrali o della sfortuna. Belotti è un habitué dell'infermeria dalla sfida contro la Ternana antecedente la sosta e ne avrà ancora per qualche giorno: se tutto va bene, rientrerà nella trasferta di Castellammare di Stabia, ma chiaramente non sarà al 100%. In attesa del baby-Gallo dalle uova d'oro, Iachini deve dunque ingegnarsi, magari schierando formazioni un po' più offensive. Fin quando è durato, contro lo Spezia Stevanovic, ala pura, è stato uno dei migliori. Perché non riproporlo, anche in virtù dell'assenza di Morganella?

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