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  • Palermomania: Ascoli, Brunori e le insidie di una trasferta ingannevole

    Palermomania: Ascoli, Brunori e le insidie di una trasferta ingannevole

    • Alberto Giambruno
    Dici Ascoli e pensi a Carletto Mazzone. Ai record, alla doppietta di Brunori, all'errore di Rizzoli quando muoveva i suoi primi passi da arbitro. Ve lo ricordate quel 7 gennaio 2001, no? Rosanero in vantaggio 1-3 e padroni della gara, recuperati in meno di duecento secondi negli attimi finali grazie a due rigori. Generosi, diciamo così. Vi avremo probabilmente sbloccato un ricordo, ma non è il caso di approfondire.

    Decisamente è il caso, invece, di soffermarci sulla pausa per gli impegni delle nazionali. "Ma devono ancora esistere questi stop?" starà pensando qualche tifoso rosa, al pensiero che dopo quattordici giorni senza calcio giocato qualcosa possa cambiare, e non in positivo. Con sette punti in tre partite il Palermo era andato alla sosta con la convinzione di avere ingranato la giusta marcia, quello si. Ma anche con la speranza di far tornare il sorriso a quel Brunori che proprio ad Ascoli aveva recitato il ruolo di protagonista: rete del vantaggio, rigore sbagliato sul pari, rete decisiva sul finale.

    In fondo, chi è rimasto a Torretta (tutto il gruppo meno Lund, Desplanches e Vasic) si è potuto allenare agli ordini di Corini e adesso godrà di qualche ora di riposo, riprendendo la preparazione soltanto lunedì pomeriggio. Quando il conto alla rovescia dalla sfida del 'Cino e Lillo Del Duca' segnerà meno cinque.

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