Palermomania:| Arbitri, adesso basta!
Come in tutte le cose, il troppo stroppia. Oddio, quando si parla di errori arbitrali anche una sola svista è simpatica come una zanzara di notte. Dieci, dodici, di più? Le badilate inferte dai direttori di gara al Palermo hanno superato il limite di sopportazione. Giocatori, allenatore, dirigenti, tifosi: tutti nel mondo rosanero alzano la voce. Poi c'è la coda pepata, il vulcano Zamparini che - giustamente - esonda. Magari poi il presidente burlescamente esagera, quando in diretta a 'Controcampo' manda tutti a quel paese (nel modo meno ortodosso immaginabile, ndr).
Anche solo l'idea di un complotto ci fa venire l'orticaria, ma quando gli errori sono sempre da una parte allora la dietrologia è fisiologica. Al Palermo non fischiano nemmeno i rigori sacrosanti a favore, ma contro ne decretano di inventati; alla Roma - solo per fare un esempio: nessun livore contro Ranieri e soci - in tre delle ultime quattro partite è andata di lusso. Bari, Catania e Cesena invece si leccano le ferite. Perché l'atavica legge non scritta - più forte però della costituzione - della sudditanza psicologica che orienta i campionati, non c'è modo di debellarla.
Nelle classifiche virtuali, il Palermo sarebbe addirittura primo. Forse un'iperbole, di sicuro ai siciliani mancano parecchi punti. Cercare di spiegare le ragioni dell'opera di vessazione non è semplice. Che Zamparini sia mal visto dal palazzo perché dice la verità e la verità crea nemici? Che dopo una serie di casualità adesso gli arbitri hanno paura a fischiare anche solo il giusto al Palermo per evitare che poi si urli all'altrettanto bieca legge di compensazione?
Nicchi declina ogni responsabilità, dicendo che non deve dare spiegazioni. E invece no: di questo penoso andazzo si deve parlare nella stanza dei bottoni. Discutere sì, farsi pubblicità no. Lasciamo perdere il signor Cruciani: se lo pagassero di più, forse arriverebbe a sostenere in pubblico che Pastore è un bidone o che Giancarlo Magalli è alto. Il suo ruolo, evidentemente, è quello di cantautore. Di fesserie. Fesserie e fessi, ovvero la brutta veste che non piace ai palermitani. Adesso basta.