Palermo, Zamparini:| 'Con Pioli finivamo in B'
Stavolta a finire nel valzer degli allenatori composto dal presidente del Palermo Maurizio Zamparini sono stati Stefano Pioli, scelto proprio dal patron e appena esonerato, e Devis Mangia, da appena due mesi tecnico della Primavera rosanero dopo aver sfiorato lo scudetto di categoria con il Varese, e pupillo del ds Sean Sogliano. Ora è stato chiamato a riempire il buco in vista di un nuovo allenatore. «Zampa» ha già ricevuto il rifiuto di Claudio Ranieri e dell'ex Delio Rossi, invocato a gran voce dal pubblico. «Ha preso tempo - spiega il patron rosanero - io penso che stia attendendo altre proposte, magari aspetta la chiamata di Sabatini alla Roma, o offerte dall'estero, tipo il Psg». Lì dove ritroverebbbe Pastore, uno dei tanti gioielli ceduti da Zamparini. Stavolta però le mosse del «mangiallenatori» hanno lasciato più di uno strascico tra i tifosi palermitani. Una frangia inferocita ha atteso ieri mattina allo stadio il patron, che ha convocato una conferenza stampa per spiegare le ragioni delle sue scelte. A niente è servita la giustificazione di Zamparini. «Pensavo che con Pioli saremmo retrocessi, per questo ho subito cambiato il tecnico», ha spiegato il presidente prima ai giornalisti e poi ai tifosi che hanno continuato a intonare cori contro il presidente («Buffone», «Zamparini esci la grana»). «Al Palermo non tutti i grandi giocatori vengono - ha spiegato il presidente - né quelli che ci sono vogliono sempre rimanere. Non potevamo trattenerli. Abbiamo preso dei buoni giocatori per sostituirli. In alcuni casi, magari fra un anno, quelli che abbiamo acquistato saranno migliori di quelli che abbiamo perso».