Palermo-Siena:| La gara dei mille incroci
Della sfida a distanza tra Mangia e Sannino - simili nell'ascesa, diversi nel carattere e nella vita, tant'è che non si amano più di tanto - se n'è parlato per tutta la settimana. Palermo-Siena, però, è un coacervo di incroci, di storie passate e presenti, di momenti che potevano essere e non sono mai stati. Curiosa la storia di Calaiò, cresciuto nella seconda squadra cittadina, la Panormus, ma mai investito di rosanero. O quella di D'Agostino, altro palermitano di nascita, sempre accostato al Palermo che non ha mai nemmeno sfiorato.
Brienza, invece, con sette anni di militanza è stato uno dei giocatori rosanero più longevi. E indelebili, se si passa in rassegna la scalata dai campi di C alla Coppa Uefa. Ci sono trascorsi meno sentimentali, come quello di Balzaretti in bianconero (stagione 2001-2002), o di Codrea e Parravicini, oggi ai margini del Siena e ieri comprimari nel Palermo. Senza dimenticare Milanovic e Gonzalez, solo di passaggio all'ombra di Monte Pellegrino e adesso di stanza in Toscana.
E poi, ultima ma non per importanza, l'infinita liaison di Perinetti, direttore sportivo romano sposato con una palermitana e che a Palermo ha vissuto due parentesi professionali, sfiorando la terza qualche mese fa. Lui continua a ripetere che tornare in Sicilia sarebbe un sogno. Chissà che prima o poi non si avveri.