Palermo, Sannino:| L'importanza di crederci
Non ci sono dubbi che il ritorno di Sannino abbia portato una positività che s'era persa nel corso dei mesi. Per tanti motivi. Diciamo che Gasp fu toccato da una serie di eventi negativi (anche personali), Malesani non capì forse l'emergenza per cui era stato ingaggiato. Sannino ha saputo ricostruire una mentalità da combattimento che s'era persa nell'abisso della fiducia. Con un atteggiamento quasi fideistico, tanto che il suo primo passo dopo la vittoria sulla Roma fu quello di portare la squadra al Santuario di Santa Rosalia.
Un gesto di umiltà importante, che un allenatore più pragmatico non avrebbe mai fatto fidandosi dell'equazione: il Genoa è più forte, noi abbiamo un calendario peggiore, dunque siamo retrocessi. Sannino non ha cambiato modulo, ha fatto anche lui qualche scelta che non ha pagato (non abbiamo compreso l'uscita dal campo di Munoz a Catania, per esempio), ma restituendo in modo rude e convincente la speranza alla squadra l'ha riappacificata con la buona sorte. Almeno per ora.
(Giornale di Sicilia)