'C'è da lavorare perché il campionato è durissimo'. Perinetti indica la strada da seguire per uscire dalla crisi che ha già avuto in Sannino la prima vittima. Il calendario non aiuta Gasperini che lavora nel ritiro di Coccaglio per dare gioco e serenità a una squadra finora capace di racimolare soltanto un punto in tre partite. 'La società ha preso atto della falsa partenza e assieme al nuovo allenatore - ha spiegato il direttore generale del Palermo - lavoreremo per correggere alcune situazioni'. Situazioni da correggere - a dire il vero - ce ne sono tante: da una difesa colabrodo (7 i gol subiti) a un attacco asfittico (solo una rete all'attivo segnata da un centrocampista, Rios), dal morale sotto i tacchi alla paura di sbagliare.

'Da questa situazione, al di là di limiti tecnici, ne usciamo fuori solo con la voglia e la determinazione - ha sottolineato Perinetti -. Il campionato è durissimo perché c'è un grande equilibrio. La mia situazione? Io mi metto sempre in discussione perché ho responsabilità. È stato scelto l'allenatore con me perché lo conoscevo, non rinnego Sannino, poteva fare bene. Non sempre le situazioni coincidono con i desideri. Sicuramente di Sannino ho grande stima, è normale che posso assumermene la responsabilità. Mi sono confrontato con il presidente e, senza enfasi, dico che ho fatto di tutto per venire a Palermo. Se fossi andato via avrei perso due volte, da professionista e da tifoso, dopodiché cerco di rendere al massimo il mio lavoro. Se questo dovesse essere negativo non rimarrei certo attaccato alla poltrona. Il problema è di rendermi utile, ho difeso Sannino, ma alla fine si è deciso di cambiare'.

(La Sicilia)