Palermo, Lo Monaco:| 'Nessuno tocchi Garcia'
A San Siro l'autogol ha consegnato i tre punti all'Inter, ma in trasferta serve di più?
'Sostenere di aver giocato bene e non aver meritato la sconfitta significa dire frasi fatte. È certamente vero, ma se non abbiamo ottenuto un risultato positivo dobbiamo prendercela con noi stessi. Bisogna mettere in campo più voglia, determinazione, sana cattiveria agonistica. Contro l'Inter abbiamo avuto qualche possibilità, ma non l'abbiamo sfruttata, abbiamo sprecato più di una ripartenza, sbagliando spesso il passaggio decisivo'.
Santiago Garcia, dopo l'autogol, è ancora nel mirino di critica e tifosi...
'La cultura del capro espiatorio è da falliti. Ogni volta che si perde non si deve cercare un colpevole. Come quando le cose vanno male non si deve mettere in discussione il tecnico. Noi ragioniamo così, siamo un gruppo coeso e vogliamo venir fuori tutti assieme dalle situazioni negative. Si vince e si perde in venti, anzi tutto il gruppo, compresa la dirigenza. Dobbiamo dare tutti qualcosa in più, ognuno di noi deve migliorare nei compiti che gli competono'.Ha detto qualcosa a Garcia per consolarlo?
'Assolutamente no, oltretutto se si esclude l'episodio specifico aveva fatto una buonissima partita. Qui non si colpevolizza nessuno, purtroppo sta nella logica delle cose, per un difensore, che talvolta arrivi l'incidente di un'autorete. Senza andare troppo indietro nel tempo, è successo nel posticipo al viola Rodriguez'.
Cosa le dà fiducia?
'La squadra oggi ha un gioco, ha davanti un calendario difficile, sa che deve soffrire e vuole farlo. Ed è consapevole che serve in fretta più cattiveria'.A gennaio arriveranno calciatori pronti per il gioco di Gasperini?
'Innegabilmente certe nostre difficoltà derivano dal fatto che ogni allenatore ha le sue esigenze e prima non c'era Gasperini. Faremo del nostro meglio, compatibilmente con le nostre possibilità, per rafforzare l'organico con elementi congeniali'.
Domenica, con la capolista al Barbera, serve il clima del derby per fare risultato?
'Certo, perché la Juve è una corazzata. Contro la prima della classe, però, ce la giocheremo, perché dovrà affrontare un'intera città, non solo una squadra. Mi aspetto un Barbera tinto di rosanero, la gente sarà in campo con noi'.Può spiegare il dietrofront sui biglietti? In un primo momento le curve costavano 60 euro, ora 40...
'Si è trattato di un disguido, poi rettificato. C'erano regole fissate a inizio stagione per le gare di prima fascia contro Juve, Inter e Milan. Certe cose non si potevano cambiare in corsa e probabilmente non era nemmeno giusto farlo'.
Contro la Juve c'è da battere anche la sudditanza psicologica di certi 'fischietti'?
'Si tratta di una cosa acclarata dagli eventi, una molla che scatta a livello inconscio, ma io mi fido della nostra classe arbitrale e sono convinto che chi sarà designato sarà sereno e non si farà condizionare in alcun modo'.Al Meazza c'era un emissario di Prandelli per Dybala?
'No, è una leggenda metropolitana. Lui è argentino, c'è arrivata la chiamata della sua Under 20 per il torneo Sudamericano di gennaio, ma noi abbiamo detto no, perché il ragazzo è impegnato con noi. Tutt'altra cosa sarebbe stata se l'avesse convocato la sua nazionale maggiore'.
(Giornale di Sicilia)