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  • Palermo:| L'Europa stanca? Scuse

    Palermo:| L'Europa stanca? Scuse

    • D.V.

    C'è questo tema della fatica di Coppa che ciclicamente si affronta in base al seguente principio. Se il Palermo gioca in Coppa il giovedì e fa risultato la domenica la tesi dominante è che questa squadra è ben preparata per due impegni ravvicinati. È accaduto quando tre giorni dopo avere affrontato il Losanna andò a vincere a Firenze. O quando subito dopo la gara di Praga fece una gran partita contro l'Inter. Se va male in campionato, invece, la colpa è dell'Europa. Eppure notevoli rosanero come Nocerino o Migliaccio hanno smentito che non si possa giocare bene il giovedì e poi la domenica. La controprova è che Ilicic e Bacinovic, assenti contro il Cska, a Udine non hanno fatto meglio degli altri.

    Ci sentiamo di dire, semmai, che ci sono giocatori che da qualche settimana, in campionato come in Europa, non si stanno esprimendo al meglio. Ma non per una somma di fatiche, per altri problemi che ci sfuggono e che sono assolutamente normali nel calcio. Abbiamo parlato di Hernandez, la scorsa settimana. Ma anche Cassani non ci sembra quello di qualche mese fa, per non parlare di Maccarone, che l'ultima volta che affrontò il Palermo con la maglia del Siena fu devastante. Ieri Zamparini ha ammesso che le seconde linee lo stanno deludendo e la storia di questi ultimi anni dice che il Palermo è stato più bravo nelle prime scelte che nei cosiddetti rincalzi.

    La partita di Udine ha rimesso in discussione il modulo 4-3-2-1, che sembrava il rimedio di tutti i problemi. E ha aperto un ulteriore fronte tattico, perché ci è sembrato che dopo l'uscita di Migliaccio Rossi abbia disposto la squadra col 4-2-3-1. Con Maccarone e Ilicic larghi e Pastore dietro Pinilla. Uno schieramento difficilmente praticabile con questa squadra, che difatti non ha dato risultati. Il 4-2-3-1 non è infatti che una variante in fase di possesso del 4-4-1-1, ciò vuol dire che quando la palla l'hanno gli avversari i due esterni offensivi devono farsi il mazzo per difendere. Possibile contro un avversario con un giocatore in meno ma in condizioni normali Maccarone mai avrebbe potuto inseguire il fluidificante avversario.

    Dunque, a nostro parere Rossi solo due moduli può praticare stabilmente con questa squadra. E non è ancora chiaro quale sia il migliore. Visto che a livello sperimentale Rossi li sta provando tutti, non gli resta che lanciarsi anche nella difesa a tre, se non altro per fare contento Zamparini. Magari a Mosca, dove a occhio e croce occorrerà giocare una partita di contenimento.

    (Giornale di Sicilia)

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