Palermo-Juve, le pagelle: Barzagli un gigante, male Pjanic. Posavec un muro
PALERMO
Posavec 7: provvidenziale l’intervento su Higuain nel primo tempo, pulito ed efficace. Attento, sempre. Incolpevole sull’autorete di Goldaniga, due grandi interventi su Mandzukic.
Cionek 5: non è la sua migliore prova, soffre i centimetri degli attaccanti bianconeri.
Gonzalez 6,5: il salvataggio al decimo minuto su Higuain vale quanto un gol. Il migliore del reparto difensivo.
Goldaniga 5: si fa ammonire al 5’ minuto per un intervento evitabile su Mandzukic. Sfortunato quando devia la conclusione di Dani Alves nella propria porta.
Rispoli 6: i tifosi lo hanno eletto come capitano morale della squadra, l’intensità ed il carisma non mancano mai. Sforna cross dalla fascia come fossero panini al burro, l’attacco rosa non ne approfitta.
Gazzi 6: una cerniera tra centrocampo e difesa, aiuta tanto il reparto difensivo.
Jajalo 5,5: tocca pochi palloni, ma fa sentire la sua presenza in mezzo al campo. Soffre la mancanza di un regista accanto al quale scaricare il pallone.
(dal 68’ B.Henrique 6): aggiunge qualità alla manovra, giusta intuizione vista la stanchezza di Diamanti nella seconda parte della ripresa.
Aleesami 6,5: uno dei più attivi dei suoi, ingenuo in occasione del cartellino giallo. Ma si riprende nella ripresa, giocandosela a viso aperto con Cuadrado.
Diamanti 6: è l’uomo con più qualità del Palermo, le ripartenze passano tutte dai suoi piedi. Soffre le tre partite giocate in pochi giorni.
Chochev 6: gioca per la prima volta da trequartista, non dispiace. Buon collante tra centrocampo ed attacco.
(dal 80’ Hiljemark s.v.)
Balogh 6: molto attivo, corre da una fascia all’altra. Era alla prima vera partita da titolare, in Serie A. Strappa applausi ai suoi tifosi, ma non è una prima punta di ruolo.
(dal 60’ Nestorovski 6): tocca solo due palloni, ma ci prova. Deve essere servito di più, e meglio.
All. De Zerbi 6: azzecca le scelte iniziali, costruendo una diga a centrocampo e mostrando i muscoli agli avversari. Buone indicazioni in vista delle prossime gare.
di Alberto Giambruno
JUVENTUS
BUFFON 6: una di quelle partite che gli piacciono tanto, dove i suoi guanti vengono scaldati solo in rari casi e mai pericolosi.
RUGANI 6: non è fortunato, si fa subito male ed è costretto a uscire dopo un disperato tentativo (31' CUADRADO 6: finalmente arriva anche la sua prima presenza stagionale, in un contesto diverso dal solito fa in ogni caso capire di essere anche compatibile con Dani Alves. Gli manca il guizzo vincente, ma rimane pur sempre una delle frecce più preziose nell'arco di Allegri)
BONUCCI 6: pronti via si fa ammonire per stoppare sul nascere una ripartenza di Diamanti, meno lucido e puntuale del solito, si becca anche un tunnel da Aleesami per poi crescere in sicurezza col passare dei minuti.
BARZAGLI 7: a destra, al centro, a sinistra. Dove serve, risolve problemi.
DANI ALVES 6.5: l'infortunio di Rugani lo ripropone in una posizione da terzo centrale atipico, un cambiamento che lo costringe a ragionare molto di più. A conti fatti, fortunatamente, perché d'un tratto la sua prestazione si fa preferire senza distrazioni o nervosismi. E a conti fatti, risulta decisivo (85' CHIELLINI ng).
KHEDIRA 6: rientra dopo un turno di riposo, gioca a tutto campo comandando con i suoi movimenti anche quelli di uno spaesato Pjanic.
LEMINA 6.5: va al doppio dei suoi compagni di reparto, è ovunque ma pasticcia anche tanto. Se poi diventa anche il terminale principale, significa che qualcosa di strano nei meccanismi della Juve c'è stato. Al netto di tutto, in questo momento appare insostituibile per dinamismo e fisicità.
PJANIC 5.5: cambia spesso posizione con Khedira nel primo tempo, tenta il colpo a effetto quando arriva prima di tutti sul pallone respinto da Posavec con la porta quasi sguarnita, fallendo però una ghiotta occasione. Allegri lo richiama all'ordine in più di un'occasione, ancora discontinuo alla ricerca della posizione ideale in questa Juve (68' ASAMOAH 5.5: non entra in partita, le ottime prestazioni delle prime due giornate hanno lasciato spazio ad un giocatore confuso al rientro dalla sosta. Nel finale si fa male, questa è la notizia peggiore).
ALEX SANDRO 6.5: in un contesto più confuso del solito, la certezza è tutta sua per una fascia sinistra che continua ad avere un solo padrone assoluto.
MANDZUKIC 5.5: parte nervoso, fa la guerra con la difesa del Palermo e litiga pure con Lemina per un pallone non crossato. La palla buona sulla sua testa arriva da corner, la fallisce. Ancora alla ricerca di sé stesso, Posavec si trasforma nel suo nemico numero uno chiudendogli sempre in faccia la porta. Non lesina una sola goccia di sudore, si sacrifica sempre e comunque per la squadra. Ma un attaccante che non fa gol...
HIGUAIN 6: Mandzukic ha il compito di ruotargli attorno, rimane lui il centravanti di questa squadra. Cerca il gol lampo, non lo trova. Per il resto rimane in agguato, ma non viene servito praticamente mai. E quando ce n'è bisogno, si sacrifica anche lui in fase di non possesso. Una partita da giocatore normale, insomma, per uno che normale non può esserlo...
All. ALLEGRI 6: di buono c'è il risultato, molto meno buona la prestazione contro un Palermo arcigno ma decisamente modesto. La coppia Higuain-Mandzukic andava provata, non è piaciuta nonostante le occasioni per il croato non siano mancate. Lancia un segnale importante inserendo Cuadrado per Rugani dopo mezz'ora, senza sortire troppi effetti. In ogni caso 15 punti in sei giornate rimangono un ottimo bottino. Ora serve lo squillo in Champions, sperando che i vari Rugani e Asamoah non accorcino ulteriormente rotazioni già ridotte all'osso in mediana e in difesa.
di Nicola Balice