Palermo-Inter:| Le voci dallo spogliatoio
Al 'Barbera' è il festival delle occasioni sprecate, soprattutto dal Palermo. L'1-2 finale è il naturale corollario della maggiore concretezza dell'Inter. Terza sconfitta consecutiva per la squadra di Rossi, che in casa non perdeva dal primo aprile 2009, quando il Catania si impose per 4-0. Comincia meglio l'Inter, subito padrona del campo. Al 13' Stankovic timbra la traversa con un destro terrificante dai trenta metri. La giocata vincente è quella di Ilicic al 27': lo sloveno prende palla a metà campo, supera prima Cambiasso, poi Zanetti e serve un pallone perfetto a Pastore il cui tiro viene respinto da Julio Cesar sui piedi proprio di Ilicic, troppo facile ribadire in rete. Subito dopo l'Inter ha due occasioni clamorose per pareggiare ma Migliaccio e Sirigu salvano. A inizio ripresa il Palermo potrebbe chiudere la gara con Bacinovic ed Hernandez. Incredibili i loro errori sotto porta. A rompere l’equilibrio ci pensa uno straordinario Eto'o: al 62' e al 70', il camerunense infila Sirigu suggellando al meglio due splendide azioni corali. Il Palermo ha la palla del pareggio all'88', ma la cannonata di Pastore viene respinta dal palo. Per i rosanero, l'unica consolazione è la buona prova dei due nuovi Bacinovic e Ilicic. Difesa ancora una volta insufficiente.
PALERMO
L'attaccante Massimo Maccarone: ‘È stata una partita di alti e bassi perché siamo andati in vantaggio nel loro momento migliore e loro hanno pareggiato nel nostro momento migliore. L'Inter ha grandissimi campioni, ciò nonostante abbiamo fatto un'ottima partita, stiamo crescendo e a breve arriveranno i risultati. Noi abbiamo sciupato troppo, ma lo stesso discorso vale per loro. Rispetto alle ultime uscite c'è stato un miglioramento, siamo sulla strada giusta per risollevarci. I due sloveni? Ilicic si è sbloccato dopo l’emozione iniziale, Bacinovic ha mostrato personalità. Per quanto mi riguarda sto facendo fatica: fisicamente non sono brillante per via della preparazione estiva molto dura'.
INTER
L'attaccante Goran Pandev: 'Col Twente ho preso una brutta botta, ho avuto tanta paura per due giorni perché avevo un fortissimo dolore. Poi ho fatto terapie e sono riuscito a giocare. Ci tenevo perché quella di oggi era una partita difficile. Abbiamo fatto un'ottima gara meritando la vittoria. Se io sono diventato quello che sono, un po' del merito è di Rossi: è uno dei migliori tecnici che abbia mai avuto, mi ha allenato per quattro anni insegnandomi tanto e dandomi sempre fiducia. Le sue squadre a inizio stagione fanno sempre fatica perché in estate le fa lavorare in modo molto pesante. Non penso che rischi, bisogna dargli fiducia. È già abituato a queste situazioni, visto che ha lavorato con un presidente difficile come Lotito. Il Palermo è una squadra giovane, ma piena di giocatori forti. Munoz? È molto bravo, ma bisogna dargli il tempo di capire le dinamiche del calcio italiano'.