Palermo in lutto:| Ecco chi era Giorgio Sereni
A pochi giorni dalla scomparsa di Bruno Giorgi se n'è andata un'altra bandiera del Palermo. È morto ieri a 75 anni Giorgio Sereni, padre dell'attuale portiere del Brescia Matteo, terzino rosanero dal 1957 al 1963. A Palermo Sereni disputò tre campionati di serie B e tre di serie A, collezionando in totale 167 presenze condite da due gol. Per due anni, dal '57 al '59, Sereni ha condiviso allenamenti, trasferte, pranzi e notti con Alvaro Biagini. 'Aveva i miei stessi anni ed eravamo molto amici - dice Biagini - quindi la notizia della sua morte mi addolora molto. Con Giorgio eravamo tra gli scapoloni del gruppo, per cui la notte dormivamo allo stadio, nei corridoi. La mattina ci svegliavamo e scendevamo direttamente in campo, poi per pranzo andavamo insieme ad altri 7-8 compagni alle Due Torri in via Mariano Stabile. Quindi di nuovo allenamento. Erano altri tempi, dove c'erano meno soldi ma le amicizie erano più sincere'.
In Sicilia, dopo un anno di apprendistato (13 presenze nella stagione 1957-58), Sereni diventa una delle colonne difensive della formazione palermitana a partire dalla stagione successiva, quando scende in campo in tutte le partite del campionato cadetto che i rosanero guidati da Vycpalek chiudono al secondo posto con la promozione in A. 'Giorgio era un terzino d'altri tempi - ricorda Biagini - di quelli che marcavano il numero 7 avversario per tutta la partita. Aveva un gran fisico, era alto e prestante nonostante a quei tempi non si curasse molto la parte atletica. La sua migliore qualità era l'anticipo'. Un gran giocatore, ma anche una gran bella persona, ricorda l'ex centrocampista rosanero. 'Un ragazzo per bene, serio e pulito. Giorgio era amato dai compagni e non diceva mai una parola fuori posto. Non amava scherzare molto, anche se insieme qualche marachella l'abbiamo fatta. Le ragazze? Certo, eravamo scapoli, quindi… Ma all'epoca non era facile avvicinarle, bisognava stare attenti a padri, fratelli e cugini'.
Quella del 1961-62 è una stagione da incorniciare per Sereni, che conquista un ottimo ottavo posto col Palermo realizzando inoltre il primo dei due suoi gol in serie A nel successo interno contro l'Atalanta. Nel '63 il Palermo retrocede in serie B e Sereni si trasferisce al Padova dove resta fino a fine carriera disputando sei campionati e raggiungendo la finale di Coppa Italia nel 1966-67. Inizia l'avventura d'allenatore due anni dopo nel Venezia, ma i primi risultati importanti li ottiene nel 1972-73 quando porta il Parma dalla C alla B e poi l'anno dopo fino al quinto posto nella serie cadetta. Il suo momento più brutto lo vive nella stagione 1974-75, quando prima viene esonerato dai ducali e poi anche squalificato per due anni a seguito di un tentativo di combine. La riscossa personale avviene con la promozione in serie A con il Catanzaro tre anni dopo, anche se sarà l'ultima della sua carriera e che non gli varrà la riconferma per la stagione successiva. Nell'84 torna al Campania in C1, per poi proseguire il resto della carriera nelle serie minori.
(Giornale di Sicilia)