Palermo in crisi, Corini resta. Ma la piazza lo ha già scaricato
Federico Zanon
E' caos intorno al Palermo calcio. La sconfitta interna contro il Cittadella, la terza nelle ultime quattro partite, ha acceso la contestazione del popolo del Barbera, che a fine match ha fischiato giocatori e, soprattutto, allenatore. Nel mirino Eugenio Corini, accusato di non dare gioco a una squadra scarica mentalmente e fisicamente. In molti si sono fermati a lungo dopo il match nel piazzale dello stadio, di fronte alla tribuna centrale, chiedendo le dimissioni dell'ex guida del Brescia, finito nel mirino anche del tifo organizzato. La Curva Nord 12 poco dopo la fine del match gli ha chiesto chiaramente di fare un passo indietro: "Non è il risultato che ci preoccupa ma l'assenza totale di gioco. Zero tiri in porta è inammissibile ed è evidente quindi che qualcosa non va. La magia che si era creata fino alla gara con lo Spezia è svanita, nelle partite successive l'impegno è stato scarso, se si vuole andare in A non è questa la strada. Ad oggi questa squadra non è all'altezza di giocarsela tra le prime 2 ... e se è vero che la squadra è espressione dell' allenatore ciò significa che Corini è inadatto nonostante l'attuale terzo posto. Eugenio... Se veramente ami questi colori è arrivata l'ora di tirarti fuori!" AVANTI CON CORINI - La frattura con la città è ormai insanabile, ma all'orizzonte non ci sono cambi in vista.Il club ha deciso di confermare Corini, che in questi mesi non ha fatto solo danni: nonostante i numeri impietosi delle ultime settimane (una vittoria nelle ultime cinque), i rosanero sono terzi in classifica e hanno la migliore difesa in campionato. La rosa è valida, è all'altezza per competere con Venezia e Parma, al momento distanti rispettivamente quattro e sei punti. Il treno per la Serie A, insomma, non è ancora passato, queste due settimane serviranno per riacquistare certezze. Prima delle fine dell'anno sono in programma sei partite, tre di queste contro Cremonese, Como e soprattutto Parma, tre squadre attrezzate per il grande salto. Solo a fine anno verrà fatto un bilancio e si capirà se è ancora il Palermo di Corini.