Palermo:| Il ricordo di Lagumina
È stato il presidente della rinascita del Palermo dopo la radiazione del 1986. Salvino Lagumina, scomparso ieri a 87 anni, ha vissuto da protagonista uno dei momenti più importanti del club rosanero. Il Palermo, radiato per debiti, riparte dalla C2 nel 1987. Lagumina ne diventa il presidente pur dichiarando di non capire nulla di calcio, ma solo per spirito di servizio. 'Quando il Palermo giocherà me ne andrò a pesca a Lampedusa', afferma nella prima intervista. Non sarà così. Ben presto Lagumina scopre che il calcio gli dà una popolarità superiore a quella avuta come vicepresidente del Banco di Sicilia. 'Comunque - dichiara sorridendo - meglio finire sui giornali per il Palermo che per altro'.
Certamente non si aspettava di ricevere tanti applausi dai 40mila della Favorita il 18 agosto '87 quando il Palermo affrontò in amichevole l’Atletico Mineiro, prima apparizione dei rosanero dopo la radiazione. Un campionato di C2 vinto alla grande con una squadra creata da zero con Caramanno in panchina. Con la soddisfazione di travolgere l’Ajax in amichevole per festeggiare la promozione. I guai arrivano nella stagione successiva ('88-'89) quando il Palermo, che Caramanno aveva lasciato, lotta per la C1 fino all'ultima giornata.
Sarà proprio il Foggia allenato da Caramanno a negare al Palermo la gioia della B. Pochi giorni dopo Lagumina è costretto a lasciare la presidenza del Palermo: sarà ancora la politica a determinare le vicende del calcio in città. Resta il ricordo di un gentiluomo pieno di ironia. A chi gli chiedeva se il Palermo avesse acquistato il portiere Pappalardo, Lagumina rispose: 'Pappalardo? Un ottimo cardinale', giocando sull'omonimia tra il calciatore e l'arcivescovo di Palermo.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)