Palermo, il primo mese dell'uomo nuovo Panucci
Era il 20 marzo quando Panucci svestiva ufficialmente i panni del commentatore tv per indossare la divisa del dirigente. È passato un mese esatto da quando l'ex terzino di Milan, Roma e Real Madrid si è insediato a Palermo come responsabile dell'area tecnica. Un ruolo che significa tutto e il contrario di tutto, perché contempla incarichi da uomo di campo - pur sempre in giacca - e da uomo di scrivania.
In questi trenta giorni Panucci ha distillato in viale del Fante buona parte della sua sapienza figlia dell'esperienza, maturata nei top club europei. Ed è proprio lì che ha spremuto quelle regole che di fatto mancavano nello spogliatoio rosanero. Adesso chi sgarra paga, e non metaforicamente: in caso di cartellini inutili i giocatori dovranno pagare una multa. Da pochi euro fino a una robusta percentuale di stipendio.
E guai a chi insulta un compagno o l'allenatore, dando seguito al vecchio ma sempre attuale concetto di insubordinazione: nel calcio i successi hanno nel dna l'unità del gruppo. Cementati gli animi, Panucci si occuperà anche di calciomercato. Già da adesso si accendono i primi fuochi - fatui - dei diverbi con Zamparini, ma la buona riuscita di un'impresa non esisterebbe senza un lavoro collegiale. Christian va dritto come un fuso, mosso da un entusiamo che - lo ha confessato lui stesso - gli mancava da tempo. Meno male: avete mai conosciuto qualcuno che facesse centro senza entusiasmo?