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    Iachini: 'Belotti incedibile, porterei in panchina Zamparini'

    Iachini: 'Belotti incedibile, porterei in panchina Zamparini'

    L'allenatore del Palermo, Beppe Iachini ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport: "Zamparini di allenatori bravi ne ha avuti tanti. Io faccio il mio lavoro nel miglior modo possibile, solo questo. Col presidente c’è un rapporto schietto: è giusto che venga informato delle vicende della squadra, ma è giusto che sia io a valutare le condizioni di chi va in campo. L'anno scorso, dopo il 3-0 di Empoli, temevo di essere esonerato. Invece è stato bravo il presidente a portare la squadra in ritiro vicino casa sua. Quando si fa bene in diverse piazze, si fa bene il proprio lavoro. In alcune esperienze in A, le cose non sono andate bene, ma nel calcio capita a tutti. Per un allenatore, la gavetta è importante. Oggi non sono quello che ero 10 anni fa, mi sento pronto per qualsiasi tipo di avventura. A me i ritiri neanche piacciono, per questo l’ho diviso in tre blocchi. Ma a Palermo fa troppo caldo. Ho vinto quattro campionati, valorizzato giocatori: preferisco concentrarmi su Palermo, visto anche l’affetto della gente. Non avrei problema a portare Zamparini in panchina al mio fianco, anzi ne sarei felice. Ma non lo fa, perché fa già fatica a vedere il primo tempo…". 

    CALCIOMERCATO - "Ci siamo ringiovaniti e non sappiamo chi saremo se non alla fine del mercato. Il primo obiettivo resta la salvezza, ma togliersi soddisfazioni è bello. Cassini sarà il nuovo Dybala? Se lo abbiamo preso, è perché ha qualità particolari. Ma a differenza di Paulo non ha ancora giocato in prima squadra. Cresca con tranquillità. Parlare di sostituto di Dybala mi sembra eccessivo. Sarebbe troppo pesante l’eredità per chiunque. Quando arriveranno i nuovi, li faremo inserire. Araujo e Defrel sono ottimi giocatori, ma dovranno arrivare con la mentalità giusta come tutti. Belotti è incedibile, è un punto fermo per questa stagione e penso che non ci saranno sorprese". 

    VAZQUEZ LEADER - "Franco è già passato dall’essere fuori rosa alla Nazionale. Ora dovrà confermarsi come leader, perché c’è il Palermo e c’è l’Europeo. È difficile lavorare con così tanti stranieri?  La lingua del calcio è universale. I ragazzi dormono misti nelle stanze, bravi i 'vecchi' ad aiutarli". 

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