Palermo-gol:| Riecco il trio dei sogni
Fare un poker con un tris. Il Palermo ci è riuscito e al primo colpo. Perché i quattro gol rifilati all'Inter portano la firma di tutti e tre gli attaccanti a disposizione. Miccoli, Hernandez e Pinilla, e all'appello mancano gli altri giocatori offensivi della rosa: Ilicic e Zahavi su tutti. Nella prima di campionato il Palermo ha sfoderato tutta l'artiglieria nelle sue varie forme, leggera e pesante. Perché accanto alle due prodezze di Miccoli ci sono i gol di Hernandez e Pinilla che hanno fatto a sportellate per tutta la gara con i difensori interisti. Estro, velocità e potenza. L'attaccante cileno, poi, è diventato un vero e proprio incubo per il tecnico nerazzurro, silurato dalla panchina del Genoa lo scorso campionato proprio dal gol partita di Pinilla. Domenica sera, subentrando proprio come la scorsa stagione, ha contribuito alla festa del gol del 'Barbera'.
La sensazione è che Devis Mangia sfrutterà appieno la batteria dei suoi attaccanti. Il suo modo offensivo di intendere il calcio, seppure con due soli centravanti in partenza, lascia spazio a tutti. I cambi effettuati contro i nerazzurri certificano la volontà di giocare a viso aperto fino in fondo. L'apporto degli esterni, inoltre, diventa un rifornimento continuo di palloni in avanti. 'Ho visto lo spazio per calciare e ho tirato una gran botta che per Julio Cesar si è rivelata difficile - ha spiegato a Sky Sport 24 -. Sono stati dieci giorni importanti a tutti i livelli, la squadra ha dato il massimo per dare una mano all'allenatore nuovo. Miccoli? È bravissimo, fa la differenza anche negli allenamenti. Mangia? È bravo, teniamocelo stretto'. Le voci di mercato quest'estate hanno investito anche lui. 'Per gli attaccanti è sempre così. Sono felice a Palermo. Ho altri tre anni di contratto'.
Anche Abel Hernandez benedice il sistema di gioco del nuovo allenatore. 'Mangia ha dato la carica giusta ed è importante - ha detto l'uruguayano a Sky Sport -. Un esordio così dà fiducia per le prossime partite. Dobbiamo affrontare la gara con l'Atalanta con lo stesso atteggiamento'. E poi c'è Fabrizio Miccoli, il capitano che sembrava avere smarrito la rotta e invece ha ritrovato gli stimoli di un tempo sotto la nuova guida tecnica. 'Il mister è uno giovane con tanta voglia di fare e di emergere, ha una grande volontà - ha detto l'attaccante leccese nel dopo-partita di domenica sera -. Abbiamo svolto un lavoro fantastico, il mister ha fatto un lavoro straordinario. Non è una rivincita della finale di Coppa Italia ma, a distanza di mesi e ricordando l'amarezza vissuta quella sera, adesso la soddisfazione c'è'. Il Palermo ha ritrovato gol ed entusiasmo, ora l'obiettivo è fare innamorare nuovamente tutti i tifosi. 'Capisco i tifosi - ha proseguito Miccoli - non è facile quando una squadra viene smantellata con la cessione di cinque elementi che erano qui da tanto tempo, ma adesso sta a quelli che sono rimasti e ai nuovi arrivati ricreare l'entusiasmo che c'era prima'.
(La Gazzetta dello Sport - Edizione Sicilia)