Quello contro il Lecce non è stato un pareggio qualunque. Perché è arrivato al culmine di una gara molto particolare, sia per quanto accaduto sugli spalti, sia per alcune scelte di Rossi. Una partita che ha offerto indicazioni per il futuro. Partiamo da Liverani. Fischiato all'uscita dal campo da molti tifosi. Perché ormai nell'immaginario collettivo è la causa dei problemi del Palermo. Non è la prima volta che succede. Liverani ha incassato, non è andato nello spogliatoio come spesso fanno i big feriti nell'onore, ha seguito la partita dalla panchina e alla fine ha esultato come se il gol di Maccarone lo avesse segnato lui. Forse non sarà più un grande giocatore ma ha dimostrato di essere una grande persona; come sul fronte opposto Giacomazzi, che non ha esultato al gol benché la sua militanza in rosanero sia stata sporadica. Sarà fisiologico che lentamente Liverani ceda il testimone a Bacinovic. Oggi c'è un erede designato, un ragazzo che ha tutti i numeri per diventare un leader nel Palermo, una figura che fino a ieri non c'era. Il problema è come arrivare a questa staffetta. Tra urla, lazzi, insulti e fischi o con la serenità, col rispetto di chi ha sempre onorato la maglia e di chi lo mette in campo? Perché siamo certi che quei fischi domenica pomeriggio hanno ferito più Delio Rossi che Liverani.

Finora abbiamo parlato di vicende personali, ma domenica è accaduto anche un fatto tattico rilevante, soprattutto in vista del rientro di Miccoli. Ovvero Delio Rossi ha impiegato Ilicic a centrocampo, da interno. Finora aveva fatto solo il trequartista. Questo cosa vuol dire: che con Ilicic da interno si può liberare un posto in avanti. Con Pastore, Miccoli e un'altra punta. Una soluzione che comporterebbe però una piccola rivoluzione. Il Palermo dovrebbe rinunciare a uno dei due mediani, Migliaccio o Nocerino. Finora sempre impiegati. Però De Canio domenica ha giocato con un centrocampo tutto di palleggiatori e non è andato male. È evidente che con Ilicic a centrocampo la squadra sarebbe ancora più sbilanciata in avanti, lo sloveno ha polmoni d'acciaio e grande disponibilità, però ha caratteristiche fortemente offensive. E al suo fianco non potrebbe che giocare Bacinovic, che fa la fase difensiva molto meglio di Liverani. E poi resta il dubbio: meglio una punta o due punte. Meglio il rombo o i due trequartisti? Detto che non esiste un modulo perfetto, rileviamo che domenica contro il Lecce il Palermo ha preso i due gol mentre era schierato col 4-3-2-1, ovvero con il modulo sulla carta più prudente.

(Giornale di Sicilia)