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  • Palermo, ecco Giorgi:| Il letterato rockettaro

    Palermo, ecco Giorgi:| Il letterato rockettaro

    • D.V.

    A sentirlo parlare lo prenderesti per tutto tranne che per un calciatore. Uno studente, un avvocato, tutto. Ma non ti aspetti che sia uno di quelli che la domenica indossano maglietta e calzoncini per scorrazzare fra i campi. Perché Luigi Giorgi è esattamente gli antipodi di ogni cliché sul calciatore moderno. Niente acconciature e abiti stravaganti, nessuna auto di lusso, mai serate in discoteca.

    Il nuovo esterno del Palermo ha altri interessi. Tipo la letteratura, una delle sue passioni più grandi. Ma mica roba poco impegnativa. Giorgi è matto per i libri di Mc Ewan, uno degli esponenti di punta del futurismo inglese. Tratta la struttura della mente umana, i suoi lati più nascosti, la follia. Giorgi ne parla con foga ed entusiasmo. Mangiandosi le parole per la fretta. Lui stesso si definisce un tipo agitato, uno che non sta fermo un attimo.

    Insomma, che sia un calciatore atipico è chiaro. La passione per gli studi umanistici gli è stata trasmessa dai genitori, i suoi primi sostenitori. La mamma e il papà amano il calcio e assistono dalla tribuna a tutte le partite dell'Ascoli, la squadra della città in cui Giorgi è nato 25 anni fa e quella in cui è cresciuto da giocatore. Con i bianconeri ha fatto tutta la trafila delle giovanili, fino a esordire in Serie B. In 4 stagioni ha giocato 95 partite, fino al 2011. Sino, cioè, al passaggio al Novara la scorsa estate, tappa precedente al passaggio al Siena di gennaio.

    Ma finché gli impegni sul campo non sono stati troppo gravosi, Giorgi ha continuato a studiare. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Scientifico, si è iscritto all'università. In quale facoltà? Lettere, chiaramente. Ha dato parecchi esami ma il calcio non gli ha consentito di completare gli studi. Anche se il suo obiettivo è quello di riuscire, prima o poi, a conseguire la laurea. Come hanno fatto le sue due sorelle, Alessia e Valentina, una laureata in Lettere e l'altra in Filosofia.

    Ma la letteratura non è l'unica grande passione di Giorgi. L'altra è la musica. Il centrocampista è uno di quelli che vengono definiti 'alternativi'. Ne ha anche l'aspetto: al crestino di Balotelli, Giorgi risponde con i capelli rasati e una folta barba castana. Che è diventata un po' il suo segno distintivo: 'Non piace a nessuno ma a me sì e questo è l'importante - diceva in un'intervista di qualche mese fa -. Anche la mia ragazza non la disdegna. Il fatto è che senza sembro proprio un bambino. Con, un pluriquarantenne. Dovrei trovare la via di mezzo'. Ascolta rock, musica elettronica e minimalista. Il suo gruppo preferito sono i Pearl Jam, che ha seguito in decine di concerti, e la canzone che ama di più è la loro Alive.

    (Giornale di Sicilia)

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