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Palermo e il closing che non arriva mai
Il primo comunicato è firmato da Financial Innovations Team (FIT), l'advisor della trattativa di “cessione”, e reca in calce la firma del suo amministratore delegato Maurizio Belli, colui che durante la conferenza stampa del 4 dicembre ha fatto da badante ai frastornati inglesi. Il comunicato ribadisce ciò che nei giorni scorsi era emerso da fonti stampa: il soggetto che ha firmato l'atto notarile per l'acquisizione del Palermo non è Global Futures Sports & Entertainment Limited (GFSE), bensì Sport Capital Group Investments Limited (SCGI). Ciò che Calciomercato.com aveva intuito dopo una prima lettura della mappa di soggetti societari.
E come da noi rimarcato in quell'articolo, nel consiglio di SCGI siede Emanuele Facile, co-fondatore di FIT assieme a Maurizio Belli. Ma l'odierno comunicato di FIT aggiunge qualcosa d'inedito. Riportiamo testualmente: “A garanzia del corretto adempimento del trasferimento delle azioni, la stessa [si parla di SGCI, ndr] ha ottenuto dai venditori un’apposita iscrizione di pegno, il contratto prevede altresì che l’atto di trasferimento definitivo dovrà essere eseguito entro il 30/12/18”.
Risulta dunque che il trasferimento non sia ancora compiuto. Se tutto va bene, si concluderà in prossimità di Capodanno. Se. Infine, il comunicato ribadisce che gli acquirenti si faranno carico delle società Mepal e Alyssa, che detengono il marchio e i diritti di merchandising del Palermo, coprendo il debito che queste due scatole hanno nei confronti della società rosanero. Il testo redatto da FIT viene chiuso col refrain dominante della trattativa: la società acquirente non può fornire dettagli fino a che l'operazione non sarà completata. Anche perché “tutti i processi regolamentari connessi all'acquisizione, (…) riguardano altri investimenti e acquisizioni in via di definizione in questi giorni”. A leggerla così, pare che l'acquisto del Palermo s'incastri in uno scenario da altissima finanza.
L'altro comunicato è emesso da SCGI. Il testo informa che SCGI agirà in partnership con GFSE. Due società che hanno in comune la presenza di Clive Richardson nel board. Curiosamente, Richardson viene indicato nel comunicato come componente del consiglio di SCGI unitamente a John Treacy. Non è invece menzionato Emanuele Facile. Chissà come mai. La partnership tra SCGI e GFSE ha come obiettivo investire “in opportunità nel settore sport” con particolare attenzione al calcio e a alcuni suoi segmenti: merchandising, strutture sportive come lo stadio, investimenti immobiliari. Un passaggio degno d'attenzione è quello in cui si dice che “la Società” – formula con cui si dovrebbe intendere la sola SGCI – sarebbe interessata “a investire in un portafoglio di società di calcio nel Regno Unito e in Europa”. Si starà mica parlando di multiproprietà calcistica? Ecco uno dei tanti punti sui quali Figc e Lega di Serie B dovrebbero pretendere chiarezza immediata. Ma anche Uefa e Fifa sono chiamate a vigilare. Viene aggiunto il riferimento a possibili investitori statunitensi, britannici e europei. Aspettiamo di sapere.
Altri dettagli interessanti. I due partner saranno a Palermo “questa settimana”. Cioè nel weekend? A far parte della comitiva ci sarà “un componente dell'advisory team”. Si tratta di Dean Holdsworth. Presentato, con costruzione del periodo non proprio esemplare, come un soggetto che “ha giocato, gestito e posseduto club di calcio in Gran Bretagna”. A occhio, costui va a sostituire David Platt, che alla fine della scorsa settimana ha mollato la compagnia.
Holdsworth ha avuto una variegata carriera in campo e in panchina. Da calciatore, nel Wimbledon, è stato compagno di squadra di Stewart Castledine, che stando alla presentazione del sito web Global Futures Sport fa parte del team della società. Questa vecchia pagina web riporta il tabellino di una gara di Premier League giocata a aprile 1997 e vinta 2-0 dal Wimbledon contro il Leeds United. I gol vengono messi a segno proprio da Holdsworth e Castledine.
Sul significato di questa new entry si dovrà indagare nei prossimi giorni. Così come si dovrà continuare lo sforzo di chiarezza intorno a un dossier che di chiarezza ne mostra pochissima. Il Palermo è passato di mano, ma in quali mani ancora non si sa.
@pippoevai