'Dybala è ancora un ragazzino, bisogna andarci piano'. Gasperini - e prima di lui Sannino - non fa altro che ripeterlo. Non tanto per smorzare gli entusiasmi di chi vorrebbe il baby-argentino in campo, quanto per tutelare il ragazzo. Il 15 novembre compirà 19 anni, ma l'anagrafe è una cosa, lo sviluppo un'altra. Già la scorsa estate rendevano bene l'idea le parole del neo-responsabile dello staff medico del Palermo.

'L'età biologica di Dybala è di 16-17 anni - spiegava Ferdinando Battistella - quindi dobbiamo integrare un lavoro differenziato per non sottoporlo a carichi che per lui potrebbero essere troppo pesanti. Il rischio riguarda il fatto che quando sei sottoposto a stress massimali anche lo stato ormonale cambia, elemento delicato per un ragazzo così giovane. Quindi valuteremo Paulo ogni settimana, a differenza delle tre settimane di intervallo che trascorre fra una verifica e l'altra del resto del gruppo'.

Carichi di lavoro strettamente personalizzati, alle volte più leggeri, significano un'integrazione con i piedi di piombo nel meccanismo del calcio ad alti livelli. Se poi si aggiunge che in questi tre mesi La Joya è cresciuto di parecchi centimetri, è evidente che la prudenza non è una cattiva consigliera. Come, al contrario, lo è sicuramente la fretta. Dybala sta crescendo - di fisico - e crescerà - come giocatore. Ma bisogna dargli il giusto tempo. Gasperini docet.